IL GEDE: Un Parma con le idee chiare e un protagonista inaspettato

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Come ogni lunedì torna la rubrica Il Gede risponde. Le domande della redazione di Sportparma e le risposte di mister Pietro Gedeone Carmignani per commentare l‘ultima vittoria del Parma sul Genoa (5-1) e l‘ottava giornata di serie A.

Un Parma straripante. Ma è tutto e solo merito di Conrelius?
Una partita che ci ha offerto un protagonista inaspettato, Cornelius, entrato al posto dell‘infortunato Inglese. Ma è stata tutta la squadra ad essere protagonista, ci mancherebbe altro. D‘Aversa voleva una risposta forte dopo Spal ed è arrivata. Bravissimo Sepe a negare il gol del Genoa, ma tutta la squadra, ripeto, ha giocato bene.

Quanto è stato determinante l‘approccio alla partita?
Ho visto un Parma subito determinato e aggressivo, con le idee chiare. E‘ un segnale di buon auspicio per il futuro. In altre occasioni l‘approccio alla gara era stato incerto, vedi la gara di Ferrara. Il Parma ha cambiato volto, anche a causa dell‘infortunio di Bruno Alves, non era facile sopperire ad un‘assenza così importante. Di contro ho visto un Genoa troppo arrendevole, sconcertante; che non pratica il calcio che vuole Andreazzoli.

Sabato si va in casa dell‘Inter, quante possibilità ha il Parma?
Sarà una partita facile da preparare a livello psicologico, ma sarà difficile dal punto di vista agonistico e tattico, perché la squadra di Conte viaggia forte. Il Parma ha messo fieno in cascina. Sarà una bella partita, il Parma se la giocherà con serenità.
L‘Inter ieri ha prima dominato il Sassuolo, poi dopo si è complicata la vita da sola. E‘ stata la sagra del gol (4-3). Una partita che al di là del risultato ha visto dominare l‘Inter, la squadra che aveva più fame, anche perché era reduce da due sconfitte.

Vittoria non facile quella Juventus contro il Bologna…
Sì, vittoria non facile e banale per la Juve contro un Bologna aggressivo e ben messo in campo. Con doppio giallo finale, sia per il fallo di mano che per la traversa colpita. Non è ancora la migliore Juventus dal punto di vista della qualità, ma è regolare nei risultati. Al Bologna manca il pareggio.

L‘Atalanta continua ad incantare ma anche a commettere grosse ingenuità difensive…
A Roma si è vista una splendida Atalanta che poi si è buttata via. Rigori discutibili quelli concessi alla Lazio. Nel primo tempo si è vista solo l‘Atalanta, mentre la Lazio veniva solo fischiata. Calcio spettacolare, poi i nerazzurri si sono fermati e hanno consentito il ritorno della Lazio che ha evitato di affondare e rovinare i rapporti tra tifoseria e società. Non c‘è un bel clima attorno a Inzaghi.

La sorpresa del momento è il Cagliari, è d‘accordo?
Le squadre di Maran sono sempre state toste, sono fisiche e compatte. Se poi hai in squadra uno come Nainggolan che ha fatto un gol da cineteca, diventa tutto più semplice. Il Cagliarti ha forza e carattere. La Spal, invece, ha avuto problemi di formazione, ha una rosa limitata, ha fatto il meglio che poteva nel primo tempo, poi è calata.

Crisi finita per il Napoli?
Il Napoli ha avuto un avvio negativo, poi è riuscito a risolvere la situazione grazie alla qualità tecnica dei suoi giocatori. La qualità tecnica ha prevalso sulla fisicità del Verona. Partita molto difficile come tutte quelle contro il Verona, perché ha un‘ottima organizzazione difensiva. Sono 3 punti pesanti per il Napoli che ritrova un giocatore molto discusso, cioè Milik. Ma anche Meret è stato determinante nel primo tempo.

Il punto può fare felice Ranieri e la Sampdoria che comunque resta ultima in classifica?
Sì, è un buon punto per Ranieri perché dà morale alla squadra. La Roma è in piena emergenza, poco concreta e incisiva. Un pareggio frutto del poco gioco. Inoltre piove sul bagnato: nel primo tempo ha perso Cristante e Kalinic; troppi infortuni. La preparazione è sotto accusa.

L‘ex Pioli stecca la prima sulla panchina del Milan. Tutto merito del Lecce?
Il Milan alla fine del primo tempo meritava di chiudere con più di un gol. Ha creato tanto, ma nel secondo tempo il Lecce è rientrato in partita. I salentini sono entrati in campo con un atteggiamento diverso e hanno ripreso la partita due volte, costringendo il Milan a giocare con frenesia e poca lucidità. Un buon primo tempo che dà speranze a Pioli, si è vista una squadra propositiva che pratica un calcio più offensivo. Pioli è uno che lavora bene, in pochi giorni si è visto qualcosa in più rispetto a prima.

Cosa sta succedendo al Torino?
Un Torino involuto, ha perso in casa di una buona Udinese, una squadra che ha subito meno gol di tutti in campionato. Il Torino ha giocatori lontano dalla condizione migliore, forse dovuto ad una preparazione frettolosa per i preliminari di Europa League.