
Djurić: «Io da esempio per i giovani del Parma»
Oggi pomeriggio ai microfoni di Radio TV Serie A è intervenuto Milan Djurić, attaccante del Parma.
Il collegamento con il canale ufficiale della Serie A è stata l‘occasione per il centravanti di Tuzla (22 reti e 12 assist in 162 presenze in Serie A) di evadere di diversi temi: dal ruolo di uomo-spogliatoio alla responsabilità di essere il veterano di un gruppo composto da giocatori più giovani di lui fino ad arrivare alle difficoltà insite nel campionato di Serie A per arrivare alla prossima partita di Verona, in cui sarà il grande ex di giornata al Bentegodi.
Ecco le dichiarazioni dell‘ex attaccante di Cesena, Salernitana, Hellas Verona e Monza (tra le altre).
IL CAMPIONATO ITALIANO
«Sicuramente la Serie A è cambiata nel corso degli anni, è molto più fisica rispetto a prima e c‘è meno spettacolarità. Ci sono sia aspetti positivi che negativi, ma sicuramente il livello è alto ed è destinato a crescere nei prossimi anni».
UOMO-SPOGLIATOIO
«Sono molto più grande di tutti i miei compagni, quindi mi sento un po‘ responsabilizzato nei loro confronti e cerco di comportarmi nel modo corretto sia in campo che fuori. Sono convinto che loro mi prendano come esempio su tanti aspetti: quindi, cerco di aiutarli a crescere velocemente, perché il calcio non aspetta, soprattutto in un campionato come questo».
LE POTENZIALITÀ DEL PARMA
«Ci sono molti ragazzi che hanno tanto potenziale: è normale che quando ci sono così tanti giovani che vengono da campionati esteri che serva del tempo per assestarsi, e noi più grandi dobbiamo cercare di aiutare tutti a spingere nella stessa direzione. Ma stiamo crescendo, come abbiamo dimostrato contro il Milan, e cercheremo di raggiungere il nostro obiettivo».
LA SOCIETÀ
«A Parma non manca nulla: dal centro sportivo alle tecnologie che usa lo staff del mister. Siamo seguiti fino ai minimi dettagli, dal punto di vista societario sicuramente la direzione è quella di stabilizzare il Parma in Serie A e tutti spingiamo verso quell‘obiettivo. La società è ambiziosa, ma c‘è un percorso da fare e serve tempo».
COSA SERVE PER LA SALVEZZA
«Serve tanta forza di gruppo, perché in campionati così difficili ci sono e ci saranno delle sconfitte, ma bisognerà rimanere compatti e concentrati. E anche l‘essere positivi è un approccio fondamentale che aiuta tanto per la conquista di un obiettivo così importante».
LA PARTITA DA EX A VERONA
«A Verona ho conquistato una salvezza molto sofferta: ci sono stato per un anno e mezzo ed è una piazza a cui sono molto legato. Sarà una partita molto difficile, perché hanno tanta qualità, ma noi siamo agguerriti e speriamo di spuntarla».
IL RAPPORTO CON CUESTA
«Il mister è un ragazzo con tantissima fame e molto preparato. Lavora davvero tanto, ha tanta energia e positività. Con lui è uno scambio di indicazioni a vicenda».
