Arigatō Suzuki: il Genoa sbatte su Zion e sul Parma in dieci

La 7ª giornata di Serie A si conclude per il Parma con uno 0-0 d?oro con il Genoa.

Un pareggio all?insegna della difesa e della resistenza: in dieci per tutta la ripresa, i crociati disputano una partita praticamente di solo contenimento e sacrificio, al netto di una produzione offensiva che rasenta lo zero (una conclusione fuori al 9?, poi il nulla). Genoa e Parma tengono fede alla loro fama di squadre poco prolifiche, offrendo una partita assolutamente avversa allo spettacolo. Vero che i rossoblù hanno calciato tanto e male, ma il pari finale è tutto custodito nelle mani di Suzuki, che para all‘ultimo sospiro un rigore (mal tirato) da Cornet già dopo un miracolo su Ekhator all?80?.
Il punto finale strappato a Marassi è un premio all?abnegazione crociata, ma non deve distrarre rispetto a una prestazione ancora preoccupante, dove la mano di Cuesta vuole essere ancora troppo pesante e dagli arzigogoli tattici nulla si è visto né come gioco né come idee, in undici uomini o in dieci. Circoletto blu intorno ai nomi dell?espulso Ndiaye e di Troilo, i cui errori non sono comunque bastati a rovinare una giornata altrimenti nefasta.

LE SCELTE Gli 11 di partenza scelti da Cuesta sono pressappoco quelli attesi, eccezion fatta per Britschgi che vince il ballottaggio con Løvik, è confermata la presenza di Estévez, alla prima da titolare in campionato dopo più di 7 mesi. La disposizione degli uomini si svela a partita in corso: in fase di non possesso non si deroga dalla difesa a 5 (con Almqvist che si abbassa e, spesso, anche Estévez si trova a livello dei centrali, rimpolpando di fatto una linea a 6), mentre in fase offensiva per la prima volta si assiste a una difesa a 4, con Bernabé che, dei tre di centrocampo, ?agisce? sempre in posizione più avanzata, quasi da trequartista.

NDIAYE ESPULSO NELLA BABELE CROCIATA Come ormai da noiosa abitudine, per buona parte del primo tempo le squadre viaggiano tra ritmi bassi e bassissimi e, nella prima mezz?ora, si contano solo 3 tentativi totali: il primo (9?) è del Parma con Cutrone che si districa fra tre avversari e calcia a lato. La risposta dei padroni di casa è con Ekuban, prima, e con Vitinha, poi, che al 29? impegna Suzuki attento sul suo palo. Per il resto si potrebbe definire la prima frazione, con un eufemismo, una ?partita a scacchi? anche se in realtà il Parma appare disorientato e coi giocatori fin troppo impegnati nel rispettare le numerose, forse troppe, indicazioni tattiche di un gioco di posizione spinto sempre più all?estremo dall?allenatore spagnolo, come dimostrato dalle statistiche sul possesso: nei primi 45? su 185 passaggi totali (140 quelli riusciti), solo 32 sono stati effettuati in zona offensiva (14 riusciti, 18 sbagliati). In questo, a portare fantasia e iniziative dovrebbe essere, in primis, Bernabé; tuttavia, l?ex City non può migliorare la sua prestazione (21 palloni toccati, 7 persi) vista la sostituzione al 44? per Valenti, dovuta all?espulsione di Ndiaye, che rimedia due gialli in 6?. Se c?è poco da recriminare sul primo fallo a Malinovskyi (quasi da ultimo uomo benché lontano dalla porta) commesso scoprendo ingenuamente un pallone in suo possesso, molto fiscale ? probabilmente eccessiva ? la seconda ammonizione comminata da Sozza, che punisce l?imperizia del numero 3. Parma in 10 per tutta la ripresa.

ARIGATŌ SUZUKI Forte della superiorità numerica, all?intervallo Vieira inserisce un attaccante (Carboni) per un difensore (Sabelli), mentre Cuesta si copre ulteriormente con l?ingresso di Ordoñez per Almqvist e ratificando il passaggio alla difesa a 5. Le difficoltà dei crociati, come dimostrano i 3 gialli e l?espulsione del primo tempo, si notano anche in fase difensiva con le uscite in pressione sempre con un attimo di ritardo. Così nasce la punizione dal limite (48?) che Malinovskyi spara addosso Suzuki, ripetutosi, con un brivido, sulla conclusione di Carboni.
Se già nel primo tempo, 11 contro 11, il predominio territoriale era tutto genoano, nella ripresa un Parma scoraggiato e scoraggiante rinuncia a ogni velleità di attaccare. Per sua fortuna, il Genoa lo fa ma con poca incisività: le conclusioni in serie (64?) di Masini e Malinovskyi non impensieriscono Suzuki, Ellertsson (69?) spara la sua in tribuna. Le mura erette da Delprato e compagni tengono e le cannonate di Malinovskyi difficilmente restano entro i confini del Ferraris, ma il dato sulle conclusioni parla chiaro: 19 tiri a 1 per il Genoa, 12 nei primi 30? della ripresa. Ancora una volta dalla panchina non arrivano segnali di coraggio: al 79? esce uno stremato Cutrone, suo l?unico tirp gialloblù ma vistosi più per i ripiegamenti difensivi, per Sørensen. L?indicazione, a 10? dalla fine, è chiara: resistere! Perché l?arrocco cuestiano funzioni, c?è però bisogno dell?intervento del re: dopo il suo primo gol con l?U21, l?ottimo Ekathor svetta di testa su Circati e chiama Suzuki al miracolo.
Il Parma chiude la partita addirittura con 4 centrali di ruolo, l?ultimo è Troilo: proprio lui, nei 9? che gli vengono concessi, abbatte Ekhator in area e concede un sacrosanto rigore. Per fortuna del Parma, Suzuki non ha ancora tolto il mantello e neutralizza il tentativo maldestro di Cornet. Arigatō.


GENOA - PARMA 0-0

GENOA (4-2-3-1): Leali; Sabelli (al 1? st Carboni), Vásquez, Østigård, Ellertsson; Frendrup (21? st Colombo), Masini; Norton-Cuffy, Malinovksyi (36? Cornet), Vitinha (13? st Venturino); Ekuban (21? st Ekhator).
A disposizione: Siegrist, Sommariva, Thorsby, Martin, Grønbæk, Onana, Cuenca, Otoa, Fini. Allenatore: Patrick Vieira.
PARMA (4-3-3): Suzuki; Delprato, Circati, Ndiaye, Britschgi, Bernabé (43? pt Valenti), Keita, Estévez (42? st Troilo); Almqvist (1? st Ordoñez), Pellegrino (42? st Đurić), Cutrone (34? st Sørensen).
A disposizione: Corvi, Rinaldi, Benedyczak, Løvik, Begić, Hernani, Cremaschi. Allenatore: Carlos Cuesta.
Arbitro: sig. Simone Sozza di Seregno
Asssitenti: sig. Pietro Dei Giudici di Latina e sig. Gamar Mokhtar di Lecco
Quarto ufficiale: sig. Luca Pairetto di Nichelino
VAR e AVAR: sig. Valerio Marini di Roma 1 e sig. Alessandro Prontera di Bologna
Note: stadio Luigi Ferraris in Marassi di Genova, spettatori paganti 2.535 (di cui 36 ospiti) per un incasso totale di 59.140 euro (abbonati 28.101). Ammoniti: al 28‘ pt Malinovskyi (G) per gioco falloso, al 37‘ pt Ndiaye (P) per gioco falloso, al 45‘ pt Britschgi (P) per comportamento non regolamentare, al 15? st Estévez (P) per gioco falloso, al 25? st Colombo (G) per gioco falloso. Espulso: al 43‘ pt Ndiaye (P) per doppia ammonizione. Corner: 2-o (1-0). Recupero: 2‘ pt; 6‘ st.

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