Melli a SP: «Cuesta? Giusto dargli del tempo, non come con Maresca?»

Nella prima puntata della nuova stagione di PARMATALK, il webshow dedicato ai crociati, è intervenuto Alessandro Melli, mito gialloblù che ha indossato la maglia del Parma Calcio dal 1983 al 1997 (con delle breve parentesi al Modena, alla Sampdoria e al Milan nel mezzo), in cui realizzò 74 gol e 12 assist in 299 presenze.

Inizialmente l‘ex bomber crociato (87 reti e 17 assist in 401 partite in carriera) ha espresso un commento sull‘attuale andamento del Parma: «Il Parma deve sicuramente migliorare la fase offensiva, il che vuol dire che deve migliorarla senza trovare troppo squilibrio, perché comunque la fase difensiva tutto sommato è abbastanza buona. Quindi, qualcosa va fatto per la fase offensiva, trovando però un equilibrio in cui non si rischia di aprirsi troppo per subire ripartenze perché comunque non abbiamo una difesa veloce. Poi, speriamo di recuperare quei due o tre giocatori che probabilmente hanno un po? più di qualità e che ci possono dare un po? più di inventiva e di qualità davanti, perché così obiettivamente la sensazione è che, se Pellegrino non fa un colpo di testa o se non c?è un calcio d‘angolo, diamo l?idea di essere in grossa difficoltà in fase di sviluppo. Ma, detto ciò, comunque non la boccio la squadra».

Nel corso della trasmissione Melli ha parlato anche di Carlos Cuesta: «E‘ un pilota completamente nuovo e credo che sia giusto dargli un po? di tempo ancora. Maresca l?abbiamo mandato via dopo due mesi e oggi è uno degli allenatori più importanti del panorama mondiale. Poi, se a un certo punto si capisce che comunque non c?è una crescita, non c?è un miglioramento e cominciano anche a mancare i punti, è normale che la società dovrà cominciare a fare delle valutazioni. Quindi, sì, il tempo bisogna darglielo, però non è che dobbiamo darglielo fino a alla fine del girone d?andata.

Infine, l‘ex team manager gialloblù ha parlato della rosa a disposizione del Parma: «Abbiamo diversi giocatori che sono una garanzia, come Delprato, Suzuki, Keita, Pellegrino e Cutrone; poi, abbiamo alcune scommesse e, infine, abbiamo gli infortunati. Bisogna capire se quelli nuovi avranno una crescita per fare in modo che questa squadra si salvi. Ma è logico che, se saranno quello che abbiamo visto fino ad adesso, sarà molto dura. Quella che ho visto io finora è una squadra che lotterà sicuramente fino alla fine del campionato; se, invece questi ragazzi cresceranno sia a livello tecnico che a livello fisico allora magari ci salveremo con con un po? di tranquillità».

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