Parma, il rigore di Troilo è l‘emblema di un mercato da malus?

Sarebbero tanti gli strascichi lasciati dalla sconfitta di un Parma senza appello contro l?Udinese. Ma l?ingenuità commessa da Troilo nell‘occasione del rigore che, di fatto, ha chiuso la partita aggrava il bilancio, in termini statistici, dell?apporto dei giocatori arrivati dall?ultimo mercato estivo.

Finora mai decisivi per il Parma o, di certo, non protagonisti in senso positivo, i 9 acquisti estivi hanno accumulato sinora 4.113?, sui circa 12.000? totali possibili a loro disposizione (computo delle 13 partite di Serie A e delle due di Coppa Italia o poco dopo, per chi come Cutrone, Cremaschi, Oristanio o Britschgi, non fosse ancora a disposizione di Cuesta sin dall?inizio) ossia circa il 34% del totale. Pur volendo tenere conto del grave infortunio occorso a Frigan - che incide in minima parte rispetto al totale –, lo scarso minutaggio complessivo dei vari Ndiaye, Troilo, Britschgi, Sørensen, Cutrone (presto tolto dal match contro i friulani per il rientrante Ondrejka), il desaparecido Ordoñez (180? in panchina dopo la squalifica per doppio giallo in 35? col Bologna), l?oggetto misterioso Cremaschi e l?Oristanio di cristallo (comunque non un punto fisso nemmeno nei 159? in 4 presenze, media appena sotto i 40? a match) sono tutte scelte tecniche che vanno in controtendenza con quelle fatte in estate in fase di mercato.

Dove però i numeri sono ancora più impietosi, sono quelli dei tabellini: da questi 9 acquisti, pagati quasi 43 sonanti milioni, sono arrivati 1 gol (Cutrone contro l?Atalanta, 819? di gioco e 92 giorni fa) e 2 assist (entrambi di Britschgi ed entrambi col Milan), per complessive due partite a bonus.
Per il resto, solo malus: 11 ammonizioni, variamente distribuite, e 3 espulsioni, una a testa per Ndiaye, Ordoñez e, ultimo in ordine cronologico, Troilo. Non bastasse, il difensore argentino - che il Pisa stava per chiudere a circa la metà rispetto ai 7,2 milioni di euro che il Parma ha pagato per sbaragliare la concorrenza - è anche riuscito nell?impresa di procurare due rigori agli avversari: clamoroso quanto riuscì a fare a Genova, rischiando di compromettere la partita in 7‘ giocati, per altro con un fallo non troppo dissimile nelle dinamiche rispetto a quello commesso su Davis (nonostante un?intensità relativa, l?impedimento portato al giocatore altrimenti indisturbato contro Corvi è evidente).

Non è ancora stato citato Sørensen: il danese ha sinora mostrato ottime doti da mezzofondista, ma non ha racimolato né gol né assist: soltanto 2 gialli. Lui che avrebbe dovuto essere il principale incursore dei centrocampisti, dall?alto dei suoi 9 gol della scorsa stagione (segnati contro Nordsjaelland, Vejle, Ferencvaros, Copenaghen, Aalborg, Randers e Aarhus).

Complessivamente le prime 13 partite di campionato dicono che il mercato estivo non è che abbia portato granché alla causa gialloblù. Ma non resta che avere fiducia, a quanto pare non la sola cosa che gli algoritmi non possono garantire.

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