
Nucera (Sky) a SP: «Cutrone ha il senso del gol in area di rigore, ma?»
PARMATALK, il webshow sul Parma Calcio, è andato in onda anche con una puntata infrasettimanale (clicca qui per rivederla), e per commentare la partita di Roma è intervenuto il giornalista Antonio Nucera.
In telecronaca per Sky Sport, Nucera ha commentato così la prestazione dei gialloblù allo stadio Olimpico: «Il Parma mi ha fatto una buona impressione ieri (mercoledì, ndr). Piano piano inizia ad avere una sua fisionomia abbastanza precisa, la mano dell‘allenatore si cominci a vedere in maniera chiara. È evidente che, nel momento in cui vai a giocare contro la prima in classifica, ci sta che porti a casa poco o nulla dal punto di vista dei punti. Però, ha portato a casa delle convinzioni nuove, perché per 60 minuti almeno ha messo in difficoltà la prima in classifica, insieme al Napoli. È un passo avanti, considerato che le ultime 3-4 mi sembrano in grande difficoltà: in questo momento non c‘è il rischio di affondare là sotto».
La voce dell‘emittente satellitare ha parlato anche dell‘allenatore Carlos Cuesta e della strategia messa in atto contro il più esperto collega Gasperini. «Nel primo tempo Gasperini è andato un po‘ in difficoltà per cercare di scardinare questo assetto tattico che limitava molto gli spazi alla Roma - così Nucera –. Mi pare ci sia una fisionomia molto chiara quando si tratta di doversi difendere, e non è un caso che è una squadra che non prende tanti gol. Il problema maggiore è risolvere le situazioni in attacco: la squadra fa fatica a segnare. La doppia grande occasione, con Ordóñez prima e Bernabé poi, poteva indirizzare in altro modo la partita. Davanti qualcosina in più servirà. Va anche detto che davanti mancano un sacco di giocatori per motivi diversi: aspettiamo che la rosa torni a essere completa per vedere quali saranno le scelte dell‘allenatore».
Capitolo Bernabé: lo spagnolo non si sta esprimendo sui livelli attesi. Per Nucera la questione è meramente tattica: «Sono convinto che sia il giocatore con maggiore talento e che possa cambiare gli equilibri della partita. Mi piacerebbe vederlo più libero di muoversi nella metà capo avversaria, magari partendo da posizione centrale. Ieri (mercoledì, ndr) l‘ho visto sacrificato sull‘esterno e, lì, qualcosa perde. In mezzo al campo è uno che inventa, che sa mandare in porta i compagni e far male agli avversari. Ma è evidente che Cuesta in questo momento non lo vede in quella posizione: capisco anche che contro la Roma la sua preoccupazione fosse quella di limitare gli avversari».
Infine, il telecronista di origine lecchese ha parlato anche di un vicino di casa: il comasco Patrick Cutrone. «Ha i mezzi per giocare con Pellegrino. I rifornimenti erano sempre palle sporche e lontane dalla porta della Roma: non è stato messo nelle condizioni di far male. Questo è un giocatore molto forte, un giocatore indubbiamente da Serie A: se nei 16 metri viene rifornito adeguatamente, ha il senso del gol - ha detto a proposito dell‘ex Milan e Fiorentina, tra le altre –. Ieri (mercoledì, ndr) l‘ho guardato con attenzione: non è stato messo nelle condizioni per fare male. Anche il fatto che Bernabé giocasse molto lontano, impedendo la possibilità di dialogare, lo ha penalizzato. Rimane un grande giocatore in area di rigore, ma è evidente che la squadra deve metterlo nelle condizioni di esaltare le sue qualità. E ieri questa cosa è accaduta un po‘ poco».
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