IL COMMENTO: Parma-Gervinho 70 metri di felicità

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La quinta meraviglia. Il Parma inizia il 2019 con un exploit in terra friulana da grande squadra e legittima, rigorosamente a bassa voce, la folle idea di coltivare un impensabile sogno europeo. Il 2-1 di questa sera al Dacia Arena è un collage di fotografie e cornici dorate: il primo rigore stagionale (grazie al Var) segnato da Inglese, le 3 decisive parate di Sepe nel secondo tempo, la fortuna, i pali dell‘Udinese, la grinta di Deiola (in procinto di cambiare maglia), le ritrovate geometrie di Stulac, l‘esordio di Kucka (in campo per 22 minuti), la crescita di Biabiany, la solidità di Bastoni (una ragazzo di 19 anni), il baricentro più alto rispetto al passato, la maggiore propensione a giocare palla a terra, la fame e l‘umiltà di una squadra operaia, l‘organizzazione difensiva.
Fotografie bellissime e un diamante di rara bellezza che impreziosisce ancora di più la serata e l‘intera stagione: i 70 metri palla al piede di Gervinho che partendo dalla propria metà campo, ad una velocità di poco superiore ai 30 km/h, ha fulminato Fofana prima e Musso dopo, segnando un gol da cineteca. Il 2-1 finale. Una vittoria cercato e voluta, anche dopo il pareggio dell‘ex Okaka, che poteva cambiare il volto della partita. E invece il Parma ha mantenuto la freddezza delle grandi squadre e ha colpito al primo regalo, il contropiede di Gervinho, appunto, che ha trovato completamente sguarnita la difesa friulana.
Aspettando Spal-Bologna di domani, scontro importante in ottica salvezza, la banda di D‘Aversa si gode il -5 dalla Zona Champions League. E aspetta il rush finale del calciomercato che potrebbe regalare diverse sorprese.