Pecchia: «Partita bellissima». Vanoli: «Sogno inaspettato»

Le parole dei due allenatori, Fabio Pecchia e Paolo Vanoli, al termine di Parma-Venezia.

Ai microfoni, nella conferenza stampa post partita, anche il centrocampista crociato Simon Sohm.

PECCHIA «Partita bellissima, forse più bella vederla da fuori che non viverla. L’approccio e tutto il percorso della gara è stato di qualità. Complimenti ai ragazzi per il ritmo. Il nostro è un percorso che non si costruisce dal nulla. Siamo passati dalle batoste. Ora con maggiore consapevolezza la squadra  gestisce le partite e ha le idee chiare.
Fermarsi un attimo? Non c’è vantaggio. Vincerà chi ha più voglia di vincere. Frosinone e Genoa hanno fatto le cose con merito. Ora per noi c’è un mini torneo, tutti avranno le stesse possibilità.
Al triplice fischio non sapevo cosa fosse successo sugli altri campi. Sono contento per la partita. Grande gestione della palla, invertendo gli esterni forse Dennis si è trovato più a suo agio. Ho pensato solo alle cose tecniche.
Rammarico? Nessuno. Abbiamo fatto 61 punti e qualcuno ne ha fatti 20 in più di noi.
Zanimacchia già a Ferrara aveva fatto molto bene, il rigore arrivava da lui. Mi piace sottolineare l’animo dentro lo spogliatoio. Poi c’è chi  viene gratificato dal campo.
Cagliari o Venezia? Noi dobbiamo pensare alle nostre cose.
Il gol subito? La marcatura a zona o a uomo non cambia. I numeri sono molto bassi a favore della nostra strategia difensiva. L’attaccante, che ha fatto quasi 20 gol, è stato bravo e non è un caso. Sicuramente qualcosa poteva essere fatto meglio nell’occasione.
Benek fuori? Non era al meglio. Valutazioni solo su questo. Cobbaut aveva fatto una rincorsa straordinaria. Gestione delle risorse. M’interessava solo la partita di oggi. Mi spiace solo che Camara sia squalificato la prossima gara. Tutti per me possono giocare dall’inizio. Sono felice, perché la partita si può determinare sempre. L’obiettivo era costruire una squadra con un’identità chiara».

VANOLI «Sono contento. Il lavoro aiuta a cercare la fortuna. Questa sera il risultato del Palermo ci ha aiutato a vivere questo sogno inaspettato. Prima del mio arrivo c’era un ambente triste dovuto a tanti fattori. La società ci ha messo a capire la dimensione, i giocatori a capire che il Venezia in quel momento non era forte. Ci siamo messi a lavorare con umiltà e sacrificio. Ottimo lavoro di Pecchia, il suo lavoro sta uscendo. Stasera è stata una partita aperta, ma i valori.
Da ora in poi arrivando ottavi o settimi il pareggio non basta più. Bisogna provare a vincere le partite per andare avanti. Dobbiamo viverla con serenità. Pohjanpalo non lo scopro io, viene dal Leverkusen. I compagni lo hanno aiutato. Siamo felici e contenti è un’arma per noi importante.
Parlare più lingue? Ho fatto la gavetta, ho avuto grandi allenatori come Sacchi e Conte (che mi ha fatto vivere esperienze importanti al Chelsea e all’Inter): ho vissuto ambienti vincenti. In Russia ho portato a casa una Coppa dopo pochi mesi, è stato un inizio importante. Tutta quell’esperienza mi è servita per fare di un gruppo una squadra. Questi ragazzi si stanno togliendo soddisfazioni da squadra. Prima si parlava di io e ora di noi.
I playoff? Sono una monetina. Tutte le squadre devono fare massima attenzione, può succedere di tutto. Ora c’è da recuperare energie fisiche e psicologiche: col Cagliari la vince chi ha più energie nei 90’».

SOHM «Mi sento bene ora, mi diverto ogni partita. La squadra gioca molto bene, vinciamo. Il flow è bellissimo per me. Gioco dove vuole il mister, voglio sempre fare il meglio. In questa posizione, quando abbiamo una ripartenza, ho più spazio. Mi piace fare l’ultimo passaggio, ma anche a me piace fare gol. La prossima partita che faccio gol e vinciamo sarò ancora più contento. Trequarti’ Mi piace. Ma gioco dove vuole il mister, per me è  importante fare il miglio per la squadra».