Una svolta obbligatoria

Una

La sabbia della clessidra scorre velocemente. Il tempo si assottiglia e il malumore cresce. Il Parma è obbligato a svoltare dopo oltre un mese di anoressia offensiva, pareggini e sconfitte (Cremona). La gara di domani con il Novara non è certo l’ultima spiaggia, ma la piazza si aspetta una reazione forte, dal punto di vista caratteriale e soprattutto dei risultati, perché la classifica comincia a ingarbugliarsi e le prime in classifica stanno prendendo il largo (+7).
Considerazioni che si aggiungono alla cocente delusione dei quasi 2mila crociati che sabato scorso hanno “invaso” Cremona, ricevendo in cambio una prestazione insulsa, soprattutto nel secondo tempo. Ora il popolo gialloblù chiede a gran voce una reazione, una risposta sul campo. Contro il Novara.
Tutto il resto sono discorsi da bar (o quasi): il calciomercato, gli infortunii, le squalifiche, l’allenatore, il modulo tattico e gli arbitri.
Toccherà a Calaiò o Ceravolo? O forse a entrambi? In questo momento è un dettaglio, perché la parola crisi è dietro l’angolo e bisogna fare di tutto per scongiurare ogni possibile caduta.
Vincere contro il Novara, non ci sono altre possibilità.
Al resto ci penseremo da lunedì prossimo, giorno in cui il calcio italiano dovrebbe eleggere il presidente della Figc. A proposito: una farsa senza fine, tra soliti nomi (candidati) e squallidi giochi politici-economici; con il Parma che si è schierato al fianco di Lotito, l’uomo “nuovo” del calcio italiano. Nel segno della continuità e del futuro che non c’è e non ci sarà.

L'articolo Una svolta obbligatoria è condiviso da SportParma.