IACHINI: «Iniziamo a scalare la montagna»

Due giorni dopo la presentazione ufficiale Beppe Iachini è tornato a parlare alla vigilia di Como-Parma, gara d’esordio sulla panchina crociata per il tecnico marchigiano.

Il tecnico ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del Centro Sportivo di Collecchio e ha parlato delle difficoltà del momento ma anche della speranza di partire col piede giusto. Ecco le sue parole:

TIFOSI: “Ci tenevo a ringraziare i nostri tifosi per il grande affetto, so che hanno esaurito i biglietti a disposizione per la gara di domani, ho visto anche le vendite del cappellino: li ripagheremo con l‘impegno e con il lavoro. È bello sentire il loro entusiasmo”.

FASE DI NON POSSESSO: “dobbiamo crescere nella fase di non possesso, alcuni dati dicono che abbiamo subìto tante conclusioni. Allo stesso tempo nella fase di possesso dobbiamo lavorare per essere più cinici ed essere quindi più efficaci. Per fare questo come ho detto nessuno ha la bacchetta magica, conosco il lavoro duro, forte, di attenzione sul campo e nella visione di video di analisi per accorciare il più possibile il tempo”.

GLI INFORTUNATI: “Alcuni ragazzi non abbiamo potuto allenarli in questi giorni, hanno svolto differenziato, vediamo oggi chi abbiamo. Contro il Cosenza alcuni sono usciti con delle problematiche fisiche e non ho potuto valutarli bene, vedremo nell‘ultimo allenamento e parleremo con lo staff medico per vedere se sono disponibili e vedremo; ragazzi disponibili per la partita dobbiamo sempre trovarli. Non mi piacciono gli alibi, ma questa è la situazione e dobbiamo affrontarla, cercando di recuperare questi ragazzi”.

SCALARE LA MONTAGNA: ” Iniziamo a scalare questa montagna cercando di apprendere determinati concetti, ci saranno anche tre gare in una settimana che non ci permetteranno di lavorare come vogliamo: saranno partite di valutazione per capire come i ragazzi come rispondono, che pregi e difetti hanno, sono curioso di vedere su cosa dovremo insistere lavorando con continuità”.

L’AVVERSARIO: “Il Como è una squadra molto pericolosa da affrontare, organizzata, che si conosce bene, ha tante conoscenze perchè hanno condiviso una vittoria del campionato ed hanno più punti di noi.
Il tecnico ha dato al Como un‘organizzazione di squadra ai propri giocatori, con tanto lavoro dietro: farlo con continuità ti permette di far diventare una squadra figlia del proprio allenatore, il Como ha tutte le qualità per mettere in difficoltà qualsiasi squadra, lo ha fatto a Monza e in altre gare; se hanno più punti di noi un motivo c‘è ed è derivante dalle conoscenze di lavoro che si portano dietro da diverso tempo. Grande rispetto per i nostri avversari dunque, dovremo andare a fare una grande partita sotto l‘aspetto tattico, dell‘organizzazione, dell‘atteggiamento, dell‘applicazione in entrambe le fasi”.

VAZQUEZ: “Lui è un giocatore importante, come dai suoi compagni mi aspetto tanto. Conoscendolo è uno che ti fa cambiare modulo, puoi variare i 5-10 metri di posizione nei quali sa andare e che sa interpretare. Deve essere la nostra forza per avere imprevedibilità e qualità attraverso i movimenti della fase offensiva che cercheremo di sviluppare, Vazquez inserito in un contesto di squadra sa prendere determinate posizioni in fase di possesso per essere più efficace sia in prima costruzione che tra le linee, oltre che nella fase di conclusione”.

IL MODULO: “Ho provato due situazioni tattiche: a 3 e a 4. Non sono fermo sulla difesa a 3, ho giocato e vinto sia così che con quella a 4. Conterà vedere le caratteristiche dei giocatori, le risposte sul campo, cercando di capire in certe situazioni i giocatori stessi e come si sentono più sicuri e forti”.

MAN: “Devo pensare a tutti i giocatori, Dennis ha delle ottime qualità e devo trarre il massimo da ogni giocatore sotto tutti gli aspetti, per poter essere importanti all‘interno del gruppo. Sto lavorando con Man così come con tutti gli altri, individualmente e tatticamente, per farlo tornare ad essere utile alla causa. Questo lo determinerà il campo, vale per lui e per tutti gli altri”.

BUFFON: “Buffon è un professionista esemplare, un giocatore straordinario. L‘ho affrontato da calciatore e tante altre volte da allenatore, la sua storia parla per lui. Ha dato subito disponibilità, è un giocatore importante del gruppo come altri come Danilo, Schiattarella, Vazquez parlando dei più vecchi, abbiamo anche Colombi e altri che devono portare a prescindere se si giochi o meno la propria esperienza in campo e in spogliatoio, da loro in questo senso mi aspetto tanto”.

IL MERCATO: “Del mercato non ho parlato in maniera approfondita, si è parlato come successo anche in passato del fatto che se nel contesto di valutazione di squadra ci sarà bisogno di personalizzare con qualche altro elemento, per quanto riguarda le mie idee e compatibilmente con il nostro percorso di lavoro insieme, la società ha dato disponibilità ad inserire qualche ragazzo per aiutare chi abbiamo già e che possa occorrere per quel che vedo alla squadra. Lo valuteremo più avanti, ora valutiamo chi abbiamo, per farli crescere e migliorare”.