Storie di ex: la Fiorentina esonera Pioli. Donadoni riparte dallo Spezia
Nel giro di poche ore, si stanno curiosamente accavallando le storie di alcune vecchie conoscenze della panchina del Parma. Intrecci talmente complicati e inaspettati che neanche un giallo di Agatha Christie avrebbe potuto prevedere.
Panchine che saltano, panchine assegnate. Destini opposti, ma terribilmente subordinati l‘uno all‘altro. E che fanno dei giri immensi partendo dal Ducato: lo dimostra ciò che sta succedendo a Firenze. La Fiorentina, mai ultima da 87 anni (non accadeva che i Viola fossero fanalino di coda da soli dal 24 aprile 1938), ha esonerato il parmigiano Stefano Pioli, nonostante un ricco contratto triennale da 3 milioni l‘anno firmato in estate. Troppo pochi i 4 pareggi in 10 partite di Serie A - neanche una vittoria e 6 sconfitte - per restare alla guida dei gigliati, anche per un tecnico campione d‘Italia come Pioli (che allenò il Parma, per poco più di metà stagione, nel lontano 2006/2007). Firenze ora attende il nome del successore: si parla di Roberto D‘Aversa, anch‘egli ex crociato (da dicembre 2016 ad agosto 2020 e poi di nuovo da gennaio 2021): il ?Mago di Stoccarda, già nella provincia fiorentina l‘anno scorso con l‘Empoli (retrocesso), non scalda i cuori della piazza. E intanto il presidente Rocco Commisso ha nominato ad interim Daniele Galloppa, mister della Primavera viola ed ex centrocampista del Parma dal 2009 al 2015.
Un altro incrocio particolare arriva dalla Serie B, dove lo Spezia - ultimo ex aequo con la Sampdoria a 7 punti - ha sollevato dall‘incarico misto Luca D‘Angelo; anche qui lo score è abbastanza impietoso: 1V, 4N, 6S. Prenderà il suo posto in riva al Golfo dei Poeti quel Roberto Donadoni che, dopo il triennio (2012-2015) al Parma nell?era pre-fallimento, aveva allenato in seguito soltanto il Bologna (2015-2018) e i cinesi dello Shenzhen (da luglio 2019 ad agosto 2020). Poi un lungo lustro in oblio. Ora gli Aquilotti proveranno a spiccare il volo con lui.