
PAGELLE: Keita è ancora il migliore, Sørensen solito fantasma
Le pagelle di Parma-Lecce (clicca qui) bocciano quasi tutti i giocatori crociati, protagonisti di una prestazione decisamente sottotono.
Ampiamente sopra la sufficienza Keita, ancora tra i migliori: il belga lotta contro tutto e contro tutti. In crescita Ndiaye, il meno peggio della retroguardia. Dietro la lavagna ci finiscono soprattuto gli attaccanti, quasi mai pericolosi, ma il peggiore è Sørensen, per l‘ennesima volta evanescente nel ruolo di mezz‘ala.
SUZUKI 5 Prima parata al 32‘ e non si fa trovare impreparato sul tiro insidioso di Berisha. Ma 6‘ dopo si smentisce: prende gol dal cross di Sottil. Errore che pesa. Rimedia, in parte, prima dell‘intervallo, sbarrando la strada a Pierotti.
DELPRATO 5,5 Ha la colpa di concedere il destro a Sottil che, con un po‘ di fortuna, insacca l‘1-0. Nella ripresa torna, all‘antica, a giocare da quarto di difesa contro Sottil, prima, e Banda, poi: contiene. Al 92‘ di testa costringe Falcone a un colpo di reni che salva la porta giallorossa.
CIRCATI 5,5 Lascia scorrere il cross di Sottil, confidando nell‘intervento di Suzuki che, invece, buca e lo tradisce. Prova a rifarsi, recuperando e servendo in profondità il pallone per il tiro di Britschgi.
NDIAYE 6 Recupero ?scivoloso e provvidenziale su Pierotti al 28‘ che vale come un gol. Nella ripresa stende con le maniere forti Banda, rimediando il primo cartellino giallo (l‘unico tra i crociati) della partita all‘83‘.
BRITSCHGI 6 Al 48‘ del primo tempo, impegna Falcone alla prima parata del pomeriggio con destro secco, disinnescato di piede. Non rientrerà degli spogliatoi: la sua gara finisce con 20 tocchi e 15 passaggi, per lo più scolastici ma precisi.
(1‘ st) Almqvist 5 Il suo ingresso cambia la veste tattica alla squadra (che si dispone con il 4-3-3), ma non l‘inerzia del match: non riesce mai a rendersi ad andare via a Gallo.
SØRENSEN 4,5 Ci piacerebbe sostenere che è l‘ombra del giocatore delle precedenti partite, ma i fantasmi non hanno ombra. Non vince un duello che sia uno (su 3 totali), perde 4 palloni e non si vedono i suoi inserimenti. Che sarebbero anche il motivo della sua presenza in campo.
(22‘ st) Benedyczak 5,5 Inizia da ala sinistra, come con Pecchia; finisce da esterno adattato a tutta fascia nel 3-4-3 della disperazione. Rischia un rigore (ma Veiga simula) e sfiora il gol al 93‘: fuori di pochissimo.
KEITA 6,5 Trascorre la partita a battagliare e a sottrarre palloni ai giallorossi: vince 9 duelli su 12 nel gioco a terra. Tra i più coinvolti: tocca il pallone 70 volte, spesso lo gioca in profondità (30 passaggi avanti), è quasi sempre preciso negli appoggi. Purtroppo, è poco e mal supportato. Dinamico.
BERNABÉ 5,5 Sembra dare timidi segnali di crescita nella partenza sprint dei crociati. Suo il primo squillo del match: al 4‘, con un mancino radente, dà l‘illusione ottica del gol. Poi, gradualmente si eclissa: predilige giocare orizzontale, rinunciando a prendersi responsabilità.
(39‘ st) Estévez ng Batte la sere finale di corner: uno di questi è un perfetto invito per la testa di Benedyczak, che spedisce fuori.
VALERI 6 Giusto il tempo di mettere in mezzo un cross preciso e fare 14 tocchi, poi si fa male (da solo?) nell‘unico contrasto. Esce claudicante: preoccupa.
(26‘ pt) Løvik 5 Diversi errori, talvolta anche maldestri. La prima giocata giusta l‘azzecca al 75‘ quando serve in area Cutrone (tiro a lato). Troppo poco.
(39‘ st) Djurić ng Una sponda aerea delle sue per Delprato che raccoglie, ma c‘è Falcone.
CUTRONE 5 Nel primo tempo ci prova 3 volte, ma non trova mai la giusta misura per inquadrare la porta. Nel secondo tempo, finisce ingabbiato in mezzo al quadrato difensivo dei salentini: non la vede mai. La volontà non manca, ma la prestazione resta insufficiente
PELLEGRINO 5 Contro Gaspar non è giornata: perde la metà dei duelli ingaggiati sia nel gioco a terra sia nel gioco aereo, oltre che un numero elevato di palloni (11). Zero occasioni per calciare in porta. Subisce la defezione di Valeri: si sente la mancanza dei rifornimenti da sinistra.
ALL. CUESTA 5 .Una sola variazione rispetto al Torino, ma la squadra sembra risentirne. Perde Valeri per infortunio dopo 25‘ e senza l‘esterno di fascia sinistra i suoi non riescono più a sviluppare azioni pericolose, finendo per diventare prevedibili. Nella ripresa le prova tutte, ma le mosse sembrano confusionarie e figlie della disperazione dettata dal risultato, di fatto mai in discussione.