Quando il gioco si fa duro: Estévez e Delprato anime crociate

Non una delle migliori versioni del Parma quella visto al “Barbera” nell’anticipo di venerdì. Che il Palermo sia una squadra indigesta ai gialloblù è confermato anche dai dati.

In attesa delle ultime 4 partite, quella rosanero resta una delle uniche 3 squadre (insieme a Cosenza e Modena) contro cui il Parma non ha mai vinto in questo campionato; per di più, le due compagini hanno ottenuto due pareggi nella stessa annata di Serie B per la prima volta nella loro storia. Caso strano, considerati i 30 precedenti in cadetteria. A conferma il dato, a suo modo storico, per il quale il Parma non ha segnato in 10 occasioni su 15 sfide totali al Barbera”, mentre nelle restanti occasioni non ha mai trovato più di un gol.
Non stupiscono, allora, le difficoltà offensive palesate anche nell’ultima sfida. Dopo la memorabile partita di andata, nella quale il Palermo trovò due dei tre gol assolutamente eccezionali ed Estévez e compagni espressero una strepitosa produzione offensiva per rimettere in piedi un match stregato, stavolta i dati vanno in direzione opposta.

Per quanto controverso, il dato degli xG stavolta depone a favore del Palermo: 0.81 contro 0.62 (numero viziato dall’unico tentativo della partita considerato statisticamente come grande occasione, il tiro al volo di Mancuso prodigiosamente respinto da Chichizola). Ancora più significativo è il dato degli xG per tiro, utile per fornire un’indicazione circa la pericolosità media delle conclusioni delle due squadre. Anche in questo caso il dato è poco confortante, ma conferma una tendenza che vede un Parma meno pericoloso nelle ultime partite: il Palermo doppia (0.10) i gialloblù (0.05), pur con meno conclusioni (9 contro 14). A condannarlo allo 0-0, l’imprecisione dei suoi attaccanti e la bravura di un Chichizola riscopertosi assoluto protagonista.  A tal proposito, merita menzione anche Pigliacelli, che ha parato tutto il parabile (4 conclusioni su 4 dirette in porta). È anche la posizione dei tiri a variare significativamente, visto che la maggioranza di quelli gialloblù provengono da posizioni decentrate (se non addirittura defilate, col solito lato destro come quello d’elezione), mentre il Palermo colleziona conclusioni dalla zona centrale dell‘area.
Sul lato destro del Parma, che fa la voce grossa in quanto a costruzione e volume di gioco, Man è stato ben contenuto dalla preoccupatissima difesa di casa (sebbene rimangano negli occhi almeno due scatti brucianti sui quali un affannato Nedelcearu ha tirato un sospirone di sollievo), ma ciò ha consentito a Delprato di accumulare statistiche che confermano, qualora ve ne fosse bisogno, che la fascia al braccio è meritatissima. Il capitano è stato autore di una prestazione da leccarsi i baffi: giocatore crociato a toccare più palloni (79, completando l’87% dei passaggi), ha vinto il 100% dei duelli, sia nei contrasti a terra che aerei, facendosi apprezzare anche in fase offensiva col 100% di dribbling riusciti e 3 tiri, compreso quello che ha colto la traversa. Insieme al legno di Delprato, l’altra occasione più rilevante è stato il tiro dal limite di Di Chiara, meno coinvolto sulla sinistra (55 tocchi), ma comunque più in forma del solito.

In una partita che complessivamente ha vissuto sul filo dell’equilibrio e col gioco spesso conteso a centrocampo (baricentro medio Palermo: 50 metri, del Parma 52), non può non emergere il nome di Nahuel Estévez. Il volante argentino anche stavolta ha arricchito quella catena di destra che spesso è stata portatrice delle fortune gialloblù in stagione, e anche contro il Palermo la heatmap del trio Delprato-Estévez-Man è incandescente. Il giaguaro Nahuel ha vinto ben 8 duelli in partita, più di tutti tra i 22 in campo, mancando di poco il suo record personale in stagione (10, ancora contro i rosanero, all’andata), 5 di questi contendendo il pallone proprio in mezzo al campo (nessuno come lui nell’intero campionato). A dimostrazione di una qualità troppo spesso trascurata, la sua abilità nel gestire il pallone: 75 tocchi, il 92% di precisione di passaggi, laddove per 3 volte ha mandato un compagno al tiro, e 2 cross su 2 hanno trovato la testa o il piede di un compagno in area. Dopo il gol dell’andata, ha provato anche stavolta con un tiro dal coefficiente di difficoltà altissimo, ma la fortuna non era dalla sua.

Cabala a parte, e dati alla mano, è un pareggio che può far vedere il bicchiere mezzo pieno. Il 3° clean sheet consecutivo (ultima volta in Serie B nel 2018), secondo 0-0 consecutivo in esterna dopo quello di Bolzano, significa anche 6ª trasferta consecutiva senza sconfitte - tra febbraio e maggio 2009 furono 9 - e, nonostante le inseguitrici corrano, mancano solo 6 punti al colpo grosso. Non è ancora tempo di fare gli schizzinosi, è il tempo degli Estévez…

 

(In copertina, Nahuel Estévez esulta dopo il gol all‘andata Parma-Palermo 3-3 – ©Foto: Lorenzo Cattani)
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