
Giandebiaggi a SP: «Parma sovrastato dallo strapotere fisico dell?Udinese»
L‘ex giocatore gialloblù Marco Giandebiaggi è stato il super ospite della 7ª puntata di PARMATALK, il webshow sul Parma Calcio (clicca qui per rivederla), in cui si è a lungo parlato del passo falso contro l‘Udinese.
Il Giande, 47 presenze e 2 gol in gialloblù a più riprese tra il 1986 e il 1990, ha analizzato così la sconfitta per 2 a 0 per mano dei friulani: «Il Parma aveva dato segnali di risveglio nel secondo tempo contro il Milan e nella partita di Verona, ma non mi aspettavo un modo diverso di giocare in questo proseguo di campionato. Almeno fino a gennaio, quando torneranno giocatori dall‘infermeria o magari ne arriveranno alcuni dal mercato. Delle difficoltà oggettive ci sono: secondo me, il Parma non si è trovato impreparato, ma lo strapotere fisico dell‘Udinese ha avuto il sopravvento. Contro una squadra come l‘Udinese o hai una squadra altrettanto fisica o hai giocatori veloci, rapidi e bravi tecnicamente, altrimenti diventa difficile scardinarli, perché sotto l‘aspetto fisico l‘Udinese ti sovrasta».
Attuale membro della squadra delle Parma Legends, ha parlato anche della tenuta difensiva dell‘undici di mister Cuesta: «Nella prima parte di stagione abbiamo fatto fatica a segnare, però avevamo segnali più confortanti dalla difesa. Poi, nel corso del campionato, ci sono stati tanti segnali negativi della difesa, complice anche l‘infortunio di Circati: gli errori di Troilo, Ndiaye e Valenti si sono conseguiti nell‘ultimo periodo in cui sono stati fatti più errori e sono costati più cari» così il 56enne parmigiano, ex calciatore tra le altre di Cremonese ed Hellas Verona. «Il Parma, all‘inizio del campionato, era molto attento in fase difensiva, concedeva poco agli avversari - ha proseguito –. Piano piano, è venuto a meno anche quello e sono emerse anche le difficoltà nel far gioco:Bernabé è ancora a fasi alterne, poi stanno mancando giocatori di qualità come Oristanio e Ondrejka. Ma una buona solidità la avremo con il rientro di Circati».
Infine, un‘analisi anche sull?errore del portiere Corvi, finito sotto l‘occhio della critica dopo sabato per quell‘uscita avventata che ha portato al vantaggio delle Zebrette firmato da Zaniolo: «Com‘è successo a Corvi, poteva succedere ance a Suzuki. Anzi, è già successo? Quando commetti un errori e costa un risultato, è ancora più enfatizzato! Edo (Edoardo Corvi, ndr) ha dimostrato di avere personalità, è migliorato, è incappato in un errore globale: ha provato a metterci una pezza. Forse l‘errore è stato non indirizzare Zaniolo sull‘esterno, sul piede debole. Ma in quel momento lì non si riesce a ragionare sull‘immediato. Dare colpe a Edo è eccessivo».
