Tra assist e gol il mascherato Benek lascia il segno

Mascherina, ti conosco. Adrian Benedyczak si è ritrovato, eppure per riscoprire il proprio sé ha dovuto mettersi (e non sfilarsi) la maschera, ovviamente fuor di metafora.

Dopo la testata ricevuta contro il Venezia, l’attaccante polacco ha ricevuto in dotazione una protezione che lo ha rigenerato nelle ultime due prestazioni, tra assist e un gol ritrovato da tempo. Già a Cittadella il classe 2000 aveva dato dimostrazione che quella maschera temporanea non era un accessorio dietro il quale provare a nascondere un periodo di forma negativo. Anzi, è stato il mezzo che gli ha permesso di comunicare e farsi capire: senza troppi mezzi termini, aveva già parlato chiaro al “Tombolato” con due passaggi vincenti (uno dalla fascia sinistra, l’altro dalla fascia destra). Poi, come un eroe moderno, ha lasciato il segno sempre indossando il proprio costume, divenuto caratterizzante: contro il Pisa ci ha messo la firma d’autore con la marcatura che ha stappato la pazza partita del “Tardini”.

Un gol quello del ragazzo di KamieÅ„ Pomorski, che non segnava esattamente dal 12 novembre a Lecco (l’equivalente di 97 giorni), che ha permesso al Parma di siglare almeno una rete per 10 partite casalinghe consecutive in Serie B - in cadetteria non succedeva dal periodo tra ottobre 1958 e aprile 1959 (13 in quel caso) - e a lui di tornare a esultare dopo che lo aveva fatto in 7 occasioni nelle precedenti 13 partite, sempre con il piede preferito. Nicolas in precedenza si era opposto una volta, ma al secondo tentativo lo “Zorro del Parma” ha autografato il portiere rivale. E migliorato così il rapporto stagionale tra reti segnate (8) e tiri totali (31): di questi, 13 hanno centrato lo specchio e 18 no.

Oltre alla gioia personale e alla fase offensiva, però, Benek ha svolto bene i compiti difensivi, fungendo da centrocampista aggiunto per contenere la spinta del Pisa sulla corsia di destra, dove ha ben impressionato il fluidificante Barbieri, di due anni più giovane. La prestazione di sacrificio fornita dal numero 7 crociato, che in 23 apparizioni stagionali (su 25) ha già eguagliato la quota di realizzazioni toccata lo scorso anno (ma in 32 presenze), ha inciso anche sulle sue statistiche offensive: in totale sono 78 i duelli vinti sui 179 ingaggiati (il 43,58%); 87 quelli aerei e 35 quelli a terra nei quali Benedyczak ha avuto la maglio in questa stagione, che è per lui quella della scoperta della propria identità. A questo punto, la maschera protettiva potrebbe anche diventare oggetto di culto e lui crearsi un nuovo personaggio da eroe. Sotto mentite spoglie, ma non troppo.

 

(In copertina, Adrian Benedyczak esulta dopo il gol al Pisa – ©Foto: Lorenzo Cattani/SportParma)
piwik.php?idsite=2&rec=1&url=https%3A%2F%2Fsportparma.com%2Fparma