IL GEDE: «Un Parma più semplice e operaio»

Nuovo appuntamento con “Il Gede Risponde”, la rubrica del lunedì di Sportparma.com firmata dall’ex allenatore del Parma Pietro Gedeone Carmignani.

Il Parma torna alla vittoria contro il Perugia, si può essere ottimisti?
“C’è stato l’ennesimo cambio di mentalità, di approccio alla gara, un ritorno a quelle che devono essere le caratteristiche di una squadra che vuole vincere il campionato. Sono stati tre punti pesanti che portano la squadra al sesto posto in classifica. Ho visto un Parma più semplice e operaio, più determinato. Il più delle volte le vittorie e le buone prestazioni dipendono più nella testa e dalle gambe che dalla tattica”.

Quale è stata la chiave tattica della partita?
“Un Parma sornione, ha aspettato l’avversario ed è ripartito. Il Perugia, invece, si è perso negli ultimi metri. Un Parma che ha nelle sue corde grandi qualità tecniche, vedi il gol del 2-0 di Vazquez. Si è giocato a ritmi non elevati. E’ stata una partita a ritmi bassi, piena di interruzioni e perdite di tempo. E’ la serie B. Il Parma ha controllato con ordine senza pericoli. Non si deve vincere solo giocando bene ma anche utilizzando la furbizia e la praticità. Ora vediamo se la squadra di Pecchia riuscirà a inanellare un filotto di vittorie…”.

Gennaio è mese di calciomercato, in questo periodo che clima si respira negli spogliatoi?
“Gennaio è un mese brutto per l’allenatore, ci possono essere umori diversi che possono influenzare lo spogliatoio. E quando non c’è serenità si sente. E’ un problema generale che riguarda tutte le squadre, non solo il Parma. Non so quali siano gli strumenti più adatti; bisogna lavorare sulla testa dei giocatori, perché devono pensare alla loro professione, continuando ad allenarsi nel migliore dei modi. Strapparsi i capelli non porta a niente, bisogna essere positivi”.

Passiamo alla serie A: la corsa del Napoli è inarrestabile?
“Il Napoli ha fatto 50 punti su 57 disponibili. Numeri che la dicono lunga. Credo che ormai in serie A si possa lottare solo per il secondo posto. Napoli impressionante, squadra ricostruita con grande qualità dopo la partenza dei big in estate. Scudetto altamente probabile anche se la stagione è ancora lunga. La Salernitana scivola sempre più giù, deve guardarsi dietro”.

La reazione emotiva e il 3-3 finale salvano in parte la settimana orribile della Juventus?
“L’Atalanta fa sempre il suo calcio e lascia giocare; la Juventus è reduce da una tremenda botta psicologica; in più due difese fuori fase… ecco che viene fuori una partita con tanti gol (3-3). Un punto che fa comodo all’Atalanta. Una vittoria sarebbe servita di più alla Juventus.
E poi c’è il discorso delle plusvalenze. Sono stranito: se uno vende ci deve essere qualcuno che compra. La situazione non è chiara, di sicuro paga solo la Juve per tutti. Non voglio accusare nessuno, ma mi sembra logico che ci sia la complicità di altri club”.

Il Torino vola…
“Il Toro ha vinto su un campo ostile dopo oltre 36 anni e si avvicina alla zona Europa. Prestazione super e attenta. La reazione della Fiorentina più nervosa che tecnica. Alla Viola è mancata un po’ di lucidità sotto porta”.

Idem la Roma, ma seguendo strade diverse…
“La Roma è stata concreta, fisica, pratica, ha vinto a La Spezia contro una squadra con uno scarso peso tecnico e poco incisiva. La Roma sa verticalizzare molto bene negli spazi vuoti, è come se giocasse il gatto con il topo, ti aspetta e poi riparte. E’ il contropiede, anche se il termine è passato di moda, oggi si parla di ripartenze; oggi è il sistema più semplice e concreto per attaccare”.

Il pareggio tra Monza e Sassuolo premia i padroni di casa?
“Il Monza ha ripreso la partita grazie ai cambi nel secondo tempo di Palladino. Sassuolo sprecone, sembra mancare di serenità forse per colpa della classifica che non aiuta. L’entusiasmo del Monza è un’arma in più e lo ha portato verso il centro della classifica. Le parti si sono invertite…. La serenità è un’arma in più, si interpretano le partite nel modo giusto”.

La Sampdoria ha sprecato un’altra grossa occasione?
“La Sampdoria si sente vittima degli arbitraggi ma viene da dire che ‘chi è causa del suo male pianga se stesso’. Errori clamorosi sotto porta. Ha creato e sprecato tanto. La Sampdoria era superiore all’Udinese, ha costretto i friulani solo a difendersi. Poi ancora una volta il finale è stato una beffa per la Samp. L’Udinese ha saputo sfruttare l’occasione giusta e tornare alla vittoria dopo 10 partite di astinenza. La Samp deve guardarsi dentro, troppi errori”.

La vittoria del Verona su Lecce può essere una svolta?
“Il Verona ha giocato con grande attenzione come richiedeva la partita. E’ stato bravo a rompere l’equilibrio con una fiammata nel primo tempo e poi ha saputo resistere al ritorno del Lecce. Tre punti che riaprono il discorso salvezza”.