Maresca: Nella ripresa siamo spariti. La responsabilità è mia

Amareggiato e sconsolato, Enzo Maresca ha commentato il deludente 1-1 tra Parma e Cosenza (leggi qui).

Il tecnico si è assunto le responsabilità per aver caricato troppo la partita, ma continua ad essere convinto che la promozione in serie A sia ancora possibile. Ecco le risposte di Maresca alle domande dei giornalisti presenti nella sala stampa dello stadio Tardini, tra cui noi di Sportparma:

“Difficile da capire l‘andamento della gara oggi. Nella prima parte eravamo molto simili alla prima mezzora giocata contro il Vicenza, stavamo nella loro metà campo e persa palla la recuperavamo immediatamente. A fine primo tempo abbiamo provato a cambiare qualcosa che ci convinceva poco e nella ripresa siamo spariti. Non so se sia stato per la responsabilità data dall‘obbligo di vincerla, ci sentivamo con l‘obbligo di doverla vincere: venendo da una brutta sconfitta volevamo rifarci dando una soddisfazione a noi stessi e alla gente.
Il Cosenza ha avuto occasioni anche per vincerla. Abbiamo detto anche ieri che gli altri per diversi motivi sono più avanti di noi, c‘è qualcosa che non va, oggi la responsabilità è mia: ho provato a caricare la gara con l‘obbligo dei tre punti, perchè vincere sarebbe stato positivo per l‘ambiente riavvicinandoci anche lì dove pensavamo di arrivare.
Non è solo una questione legata a oggi, sono passate 13 gare, ovvero un terzo del campionato: se la classifica è questa, c‘è più di qualcosa che non va. Non credo sia un problema tattico, siamo partiti in un certo modo per trovare anche delle soluzioni in un momento delicato e abbiamo modificato poi qualcosa. Dal punto di vista mentale ci sono delle difficoltà per diversi motivi. Sui tifosi c‘è poco da dire, per 95 minuti hanno provato a darci una mano, poi ci sta che le reazione sia stata quella che è stata. Io l‘ho detto diverse volte: questa responsabilità di dover vincere un campionato, ribadisco anche oggi che può sembrare una pazzia, comunque me la assumo; poi c‘è a chi pesa di più dentro e a chi meno: per chi ha una storia alla spalle il peso è relativo, a chi non ce l‘ha gli pesa di più. Il morale negli spogliatoi era pessimo, i ragazzi avevano voglia di dare una soddisfazione a loro stessi e ai nostri tifosi, parliamo dell‘immediato ed è normale. Il ritiro? Non credo sia la soluzione”.


Dopo Maresca ha parlato Franco Vazquez: “Abbiamo fatto un buon primo tempo, nel secondo è successo qualcosa, abbiamo avuto la paura di vincere ma così è difficile giocare. Siamo tristi, dobbiamo pensare alla prossima. Loro erano in svantaggio e per forza dovevano salire mettendoci in difficoltà, sono stati più aggressivi, noi invece di creare la superiorità tiravamo su il pallone
senza vincere le seconde palle; credo sia stata questa la differenza.
Credo il problema sia mentale, abbiamo avuto la paura di vincere, devi cercare di fare il secondo gol per essere tranquillo. Ora andiamo a riposare e da domani pensiamo alla prossima gara.
Mi trovo bene sia dietro le punte che dove sto giocando ultimamente, a Siviglia ero in una posizione più simile a quella di adesso , mi sento bene in tutte e due le posizioni. Voglio fare quello che sto facendo, creare gioco ed occasioni, peccato perchè oggi era una partita importante da vincere. Dobbiamo pensare di andare a Como per vincere, senza pensare più in là. Non stiamo raccogliendo quel che volevamo, vincere a Como ci servirà per darci fiducia e lavorare tranquilli”.