D‘Aversa: Niente paragoni il Sassuolo ha ambizioni forti. Ho tre dubbi

D’Aversa:

Non è il derby per eccellenza ma è pur sempre un derby. Domani alle 12,30 al Tardini si sfideranno le due sorpresa della serie A, Parma e Sassuolo. Partita ricca di contenuti, statistiche, ambizioni e amicizie (D’Aversa e De Zerbi sono cresciuti nel vivaio del Milan). D’Aversa ne ha parlato oggi pomeriggio al Centro Sportivo di Collecchio, ecco le sue parole:

NON SOLO CONTROPIEDE: “Siamo in linea con l’obiettivo che ci siam prefissati a inizio campionato. Non mi sembra, però, che abbiamo giocato solo di contropiede, e penso alle partite con Juventus e Torino. Ovviamente ci sono giocatori che sfruttano al meglio le loro caratteristiche in campo aperto, tra questi Gervinho. Bisogna essere efficaci, sull’essere belli possiamo parlarne per giorni. De Zerbi ha un suo modo di allenare e di interpretare il calcio, io ne ho un altro. Tutto qui”.

NIENTE PARAGONI: “Il Sassuolo è una di quelle squadre al di sotto delle grandi che può puntare a qualcosa più della semplice salvezza. Noi invece dobbiamo pensare solo a salvarci. Se saremo bravi e fortunati potremo superarli in classifica ma dobbiamo pensare solo a mantenere la serie A. Loro comunque sono uno step avanti a noi, hanno grandi ambizioni e hanno speso tanto. Direi che non bisogna fare paragoni tra il Parma e il Sassuolo di adesso”.

DUBBI DI FORMAZIONE: “In realtà ho ancora tre dubbi, sceglierà la formazione anche in base alle caratteristiche dell’avversario. Ciciretti si è allenato bene, Gazzola quando è entrato a Torino ha fatto bene”.

L’AVVERSARIO: “Il Sassuolo ha quasi sempre giocato col 4-3-3. Loro rediligono molto il possesso di palla e hanno affrontato gli avversari cercando sempre di fare la partita. Detto questo come sempre conta l‘interpretazione delle partite, dovremo fare un partita alla quale loro non son abituati, quindi dovremo essere bravi quando noi abbiamo la palla”.

L’AMICO DE ZERBI: “E’ un allenatore bravo e preparato, ma questo indipendentemente dal fatto che sia un mio amico. Ho seguito i suoi allenamenti quando era al Foggia, ha accumulato grande esperienza mlgrado sia un tecnico giovane. Ha una filosofia di gioco che prevede di giocare molto palla a terra anche nei momenti di difficoltà, il loro portiere ha anche il piede per poter passarla a un terzino opposto laddove escono dalla pressione o addirittura un trequartista o al centravanti”.

LA CLASSIFICA: “Per nostro dna quando affrontiamo una gara è solo ed esclusivamente per fare risultato, non guardiamo la classifica e non continuiamo a farlo; le partite si interpretano in base all‘avversario e non in base alla classifica, questo ci ha portato a fare risultati importanti e dobbiamo continuare su questo aspetto”