PECCHIA: «Ascoli piazza calda. Paghiamo i cali di tensione»

(di Riccardo Pasini) – Si è svolta in tarda mattinata la consueta conferenza stampa pre-gara alla vigilia della sfida dei crociati di domani pomeriggio (calcio d’inizio ore 14.00) in terra marchigiana contro l’Ascoli.  

Mister Pecchia ha sottolineato come sia dispiaciuto per le defezioni di Mihaila e Ansaldi (su tutti), ma al tempo stesso è fiducioso e convinto di avere una squadra capace di sopperire in maniera ottima alle sopracitate assenze. L’allenatore crociato si dice molto orgoglioso e contento delle belle parole che il presidente Krause, durante la conferenza stampa di presentazione di Fournier, ha speso nei suoi confronti («Sono soddisfatto di Fabio, la squadra adesso ha un gioco che diverte e che porta frutti») anche se si aspetta, oltre al bel gioco, anche più concretezza da parte della sua squadra. Per quanto riguarda la probabile formazione anti-Ascoli, il “vecchio” ex Pecchia (che, da giocatore, vestì il bianconero nel 2006/2007, ndr) non si è lasciato sfuggire molte indicazioni per la sfida di domani, ma ha fatto intendere che Buffon dovrebbe essere ancora il numero uno designato per difendere la porta; i dubbi principali riguardano il sostituto dell’infortunato Mihaila, al netto dell’assenza certa di Bernabé (non sarà convocato in via precauzionale) e delle non perfette condizioni di Benedyczak (convocato, ma destinato a partire dalla panchina).

Di seguito riportiamo le parole di mister Pecchia nella conferenza stampa, cui eravamo presenti anche noi di Sportparma: 

GLI INFORTUNATI «Mi dispiace che abbiamo perso alcuni giocatori, dispiace per noi, per tutto l’ambiente, ma abbiamo una rosa di poter scendere in campo, di poter fare cambi e di poter affrontare la partita al meglio delle nostre possibilità. Ci sarà anche Osorio, è un grande piacere, l’ho visto motivato ed era da tanto tempo fuori. E’ in condizione giuste psico-fisiche per poter tornare in gruppo. L’unico è Bernabé che pensavamo di poterlo tenere dentro, ma forse il rischio è troppo grosso e non ci sarà. Benek? Per il problema che ha, gli permette di lavorare ma dipende dai giorni. Non è nulla di muscolare, dipendiamo dalla capacità del ragazzo di sopportare il dolore, di poter stare su e di caricare nel lavoro. Non c’è nessun tipo di rischio, che teniamo monitorata, e di volta in volta facciamo le scelte».

L’AVVERSARIO «Ascoli è un ambiente caldo e acceso, che spinge e che dà energie. È una squadra molto esperta, con giocatori che lavorano insieme da tempo, ma noi dobbiamo farci trovare pronti e ho grandissima fiducia del gruppo perché lo abbiamo già dimostrato in ambienti particolarmente accesi e stimolanti e i mie giocatori sapranno giocarsela».

BALLOTTAGGIO TRA I PALI «Non si discute sulla titolarità: abbiamo due grandissime soluzioni. Però c’è Gigi… Gigi sta bene. E “Chichi” ha dimostrato di essere all’altezza».

COMPETITIVITÀ E ASSENZE «La squadra non può essere condizionata dagli assenti ma deve continuare a lavorare e avere la forza di affrontare le partite. Il gruppo è competitivo per fare le proprie cose e deve avere la voglia di volersi migliorare costantemente per affrontare questo campionato e concentrarsi sul lavoro. C’è poco da aggiungere. Pensiamo a chi sarà pronto per domani».

L’ELOGIO AL BEL GIOCO «Riuscire a fare le due essere divertenti ma anche concreti: creare uno stile che allo stesso tempo concretizzi e porti risultati, questo è l’obiettivo. Noi lavoriamo per questo quotidianamente, a volte i nostri cali di pressione li paghiamo a caro prezzo. Mi aspetto di voler insistere fino all’ultimo di fare le cose perché è una vittoria (con la Ternana, ndr) che ci è sfuggita di mano. Bisogna continuare a insistere, c’è la forza di una squadra con un gruppo forte e una mentalità forte che stiamo costruendo».

NUOVO SISTEMA DI GIOCO? «Si potrebbe sicuramente modificare, anche perché è giusto avere un piano differente sul quale bisogna prepararsi e lavorare. Nel corso della stagione, questo l’ho sempre detto fin dalle prime volte, poter cambiare sistema gioco, con un vertice alto e basso, ci possiamo lavorare. Lo teniamo nel nostro bagaglio di conoscenza ed esperienza. Il vertice basso lo possono fare sia Estevez che Juric, ma anche lo stesso Sohm. Anche Buayi, il pi giovani. Hanno tutti caratteristiche diverse, in base alla partita deciderò chi sarà quello più adatto».

LA SETTIMANA DOPO LA SCONFITTA «La squadra l’ha affrontata con grande umiltà, voglia di lavorare e consapevolezza i aver perso una partita che non trovo le parole giuste per definire come è maturata. Ha lasciato grande amarezza, ma allo stesso tempo consapevolezza. I ragazzi hanno voglia di riprendersi e andare a cercare la vittoria. Della sconfitta è giusto parlarne lunedì, martedì… Poi però bisogna proiettarsi in avanti. E noi siamo già proiettati su Ascoli».

IL NUOVO MANAGER FOURNIER «Mi sono reso conto di aver un buon livello di francese, e questo mi rende orgoglioso (ride, ndr). Avremo tutto il tempo per conoscersi e per approfondire i discorsi. E per migliorare il francese…».