Parma il cuore non basta la Lazio vince ancora

Parma,

La Lazio espugna il tardini 1-0 con un gol di rapinma di Caicedo nel primo tempo, si conferma bestia nera dei gialloblù e va a -1 dalla Juventus. D’Aversa mastica amaro, ma la squadra ha dato tutto e fatto il possibile per portare a casa almeno un punto.

La Lazio espugna il tardini 1-0 con un gol di rapinma di Caicedo nel primo tempo, si conferma bestia nera dei gialloblù e va a -1 dalla Juventus. D’Aversa mastica amaro, ma la squadra ha dato tutto e fatto il possibile per portare a casa almeno un punto.

PRIMO TEMPO – Il Parma si presenta subito con un sinistro alto di Caprari. Poi si ripete al 9 con una punizione di Kurtic che impegna Stakosha. La Lazio è sorniona e al 12′ si rende pericolosa con un contropiede concluso da Immobile: rasoterra fuori di poco. Al 21′ ancora Lazio: destro sballato di Leiva che finisce in curva. Al 26′ cross di Marusic e colpo di testa di Caicedo centrale, parato. Al 41′ diagonale violento di Marusic respinto da Colombi. E’ l’anticamera del gol: Luis Alberto sfugge alla marcatura di Gagliolo e mette al centro, Iacoponi e Immobile si scontrano e il pallone finisce a Caicedo che ben appostato sul secondo palo segna con una zampata.

SECONDO TEMPO – Il Parma parte convinto e deciso e al 4′ costruisce la prima occasione: cross lungo di Darmian e testa in corsa di Caprari: fuori di un metro. Il Parma rispondo al 9′ con un diagonale di Gagliolo dentro l’area di rigore che la difesa laziale respinge con affanno. Un minuto dopo destro dal limite di Caprari che chiama kn causa Stakosha (angolo). Al 25′ ancora Parma: botta di Kucka respinta dal portiere, sulla ribattuta Gagliolo si incarta e non inquadra klo specchio della porta. La Lazio risponde poco dopo, al 27′ in contropiede, ma Immobile spara alto. La partita è vivace, ci sono continui capovolgimenti di fronte e la battaglia si fa sempre più dura. Al 40′ Pezzella mura un tiro a botta sicura dell’ex Parolo. Il Parma risponde al 44′ con un sinistro alto non di molto di Sprocati.
Finale incandescente con il Parma che chiede a gran voce il rigore per un contatto in area piccola tra Acerbi e Cornelius; l’arbitro non è d’accordo. E in pieno recupero Kulusevski sfiora l’inccrocio. Finisce 0-1 ma la tensione dura fino all’ingresso negli spogliatoi con il presidente Pizzarotti che è una furia e il vice Ferrari che prova a calmarlo senza riuscirci.

– Il Parma si presenta subito con un sinistro alto di Caprari. Poi si ripete al 9 con una punizione di Kurtic che impegna Stakosha. La Lazio è sorniona e al 12′ si rende pericolosa con un contropiede concvluso da Immobile: rasoterra fuori di poco. Al 21′ ancora Lazio: destro sballato di Leiva che finisce in curva. Al 26′ cross di Marusic e colpo di testa di Caicedo centrale, parato. Al 41′ diagonale violento di Marusic respinto da Colombi. E’ l’anticamera del gol: Luis Alberto sfugge alla marcatura di Gagliolo e mette al centro, Iacoponi e Immobile si scontrano e il pallone finisce a Caicedo che ben appostato sul secondo palo segna con una zampata.

SECONDO TEMPO – Il Parma parte convinto e deciso e al 4′ costruisce la prima occasione: cross lungo di Darmian e testa in corsa di Caprari: fuori di un metro. Il Parma rispondo al 9′ con un diagonale di Gagliolo dentro l’area di rigore che la difesa laziale respinge con affanno. Un minuto dopo destro dal limite di Caprari che chiama kn causa Stakosha (angolo). Al 25′ ancora Parma: botta di Kucka respinta dal portiere, sulla ribattuta Gagliolo si incarta e non inquadra klo specchio della porta. La Lazio risponde poco dopo, al 27′ in contropiede, ma Immobile spara alto. La partita è vivace, ci sono continui capovolgimenti di fronte e la battaglia si fa sempre più dura. Al 40′ Pezzella mura un tiro a botta sicura dell’ex Parolo. Il Parma risponde al 44′ con un sinistro alto non di molto di Sprocati.
Finale incandescente con il Parma che chiede a gran voce il rigore per un contatto in area piccola tra Acerbi e Cornelius; l’arbitro non è d’accordo. E in pieno recupero Kulusevski sfiora l’inccrocio. Finisce 0-1 ma la tensione dura fino all’ingresso negli spogliatoi con il presidente Pizzarotti che è una furia e il vice Ferrari che prova a calmarlo senza riuscirci.