Krause e il Parma operazione da 100 milioni

Cifra tonda, 100 milioni di euro. E’ quanto sborserà la famiglia Krause per l’acquisto del 60-70% delle quote del Parma. Poco più delle metà dei soldi, cioè 55 milioni di euro, servirà a pagare i riscatti obbligatori di 7 giocatori: Cornelius (nel 2022), Grassi, Hernani, Inglese, Karamoh, Pezzella e Sepe (leggi qui).

La trattativa con gli americani è quasi chiusa, mancano solo gli ultimi dettagli, tant’è che secondo alcune fonti attendibili il closing dovrebbe avvenire tra venerdì e sabato, comunque poche ore prima dell’esordio in campionato al Tardini (Parma-Napoli).

Presumibilmente la firma sul contratto avverrà presso lo studio notarile Almansi, dove verrà “registrato” anche il nuovo Cda, mentre la carica di presidente dovrebbe essere ricoperta da Tunner (nella foto), il figlio 34enne dell‘imprenditore statunitense, proprietario della catena di negozi Kum&Go: oltre 400 punti vendita nel Midwest degli Stati Uniti, con un fatturato di oltre 2,5 miliardi di dollari e più di cinquemila dipendenti. E con un debole per l‘Italia e il calcio, tant‘è che negli ultimi anni ha acquistato due importanti cantine di Barolo nel Piemonte, la Enrico Serafino e la Vietti. Mentre in patria è proprietario della squadra di calcio dei Des Moines Menace, formazione che milita nella League Two americana.

L’ingresso di Krause all’interno del pianeta Parma sarà graduale, inizialmente senza grossi stravolgimenti dal punto di vista dirigenziale e organizzativo. Un’operazione simile a quella che nel 2017 portò il cinese Jiang Lizhang alla presidenza del club crociato.

 

 

 

 

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