COMMENTO: incornate e zampate il Parma è tornato letale

COMMENTO:

Una vittoria, la prima in campionato, in punta di fioretto. Accorta, complessa e raffinata allo stesso tempo. Una vittoria alla Parma, alla D’Aversa-Gervinho maniera. E’ vero, il baricentro dei crociati sembra più alto rispetto allo scorso anno e la squadra cerca un fraseggio più elaborato, ma alla fine le armi vincenti sono sempre le stesse. Armi letali come le ripartenze di Gervinho che oggi godeva di un’insolita libertà, o le zampate da rapinatori d’area di Gagliolo e Inglese.

Il 3-1 finale, però, non deve ingannare, perché la gara è stata piena di difficoltà, soprattutto nel primo tempo, che obiettivamente i friulani meritavano di chiudere in vantaggio; ma le due parate in pochi secondi di Sepe (tra i migliori in campo) e il diagonale del letale Gervinho, con la grave complicità del portiere Musso, hanno rimesso la partita sui binari giusti.
Un primo tempo bruttino da parte del Parma, con tanti errori nei passaggi e una preoccupante staticità (Inglese isolato e mai servito), complice anche la gornata storta di Grassi e Barillà.

Nella ripresa è arrivata la metamorfosi, più a livello mentale che tattico, anche perchè il 4-3-3 è rimasto invariato, con la sorpresa Hernani in cabina di regia e Kulusevski ancora a destra (Karamoh in panchina per tutta la partita). A proposito: il ragazzo ha un potenziale impressionante e attualmente gioca in un ruolo non suo. L’Udinese ha spinto con più veemenza ma si è esposta alle ripartenze gialloblù. E’ stato un attimo: 16 minuti terribili, la sintesi della mentalità Parma, prima il volo d’angelo di Gagliolo per l’1-2 (un’incornata perfetta) e poi Inglese che in spaccata chiude i conti (1-3), con una zampata da felino. Il suo primo tiro in porta.
Domani chiude il calciomercato, per fortuna, e un’altra colpo potrebbe arrivare anche se non della portata di Darmian.

 

(Foto Parma Calcio 1913)