Il Parma ha trovato la sua strada e Pecchia è imbattuto

Tre vittorie e un pareggio. Il bilancio estivo di Fabio Pecchia, tra amichevoli (3) e Coppa Italia (1), è più che positivo. A cui bisogna aggiungere 6 gol fatti e solo uno subito.

Segnali di una crescita che si può toccare con mano e vedere ad occhi nudi, al di là dei risultati e dei gol inediti (vedi Camara), del passaggio del turno di Coppa Italia e di un mercato (in entrata) fermo da diverse settimane.
La verità è che questo Parma, umile, quadrato e con un’identità di gioco ben delineata, è pronto per l’inizio del campionato di serie B; venerdì al Tardini contro il Bari. Ben consapevoli che non sono sufficienti 4 partite, tra luglio e agosto, per vincere un campionato.

Le illusioni estive, infatti, sono una brutta bestia, lo sanno anche le pietre, però quello che abbiamo visto e apprezzato in queste prime uscite, ufficiali e non, non lo vedavamo da tempo. Una squadra che corre, pressa, si sacrifica, lotta e non rinuncia mai a giocare; dove i terzini spingono, gli estgerni offensivi tagliano e vedono la porta, i due mediani fanno i mediani, e la difesa è un muro di cemento armato. Una squadra allineata alle esigenze di un torneo complicato come la serie B.

Poi è chiaro che tutto è migliorabile, a partire dagli infortunati (Buffon, Cobbaut, Osorio, Oosterwolde e Tutino) per finire al calciomercato. A proposito di mercato: la maglia numero 9 è senza nome (non assegnata), ma non è detto che il Parma compri una prima punta entro la fine di agosto. Molto dipenderà dalle uscite – il solito ritornello – anche perché in questo momento le priorità sono altre, in particolare in quei reparti in cui non ci sono molte alternative, cioè sulle fasce e a centrocampo.