Sentenza ribaltata: niente penalizzazione per il Parma; Calaiò squalificato fino al 31/12

Sentenza

Circa tre ore dopo la fine del dibattimento, la Corte federale d’Appello presieduta dal professor Sergio Santoro, ha emesso l’attesa sentenza sul caso sms: annullata la penalizzazione di 5 punti nei confronti del Parma, ridotta a sei mesi la squalifica ai danni di Emanuele Calaiò. 20mila euro di ammenda al club e 30mila al giocatore. In poche parole, i giudici federali hanno accolto in larga parte il ricorso presentato dal Parma e dall’Arciere. Il reato di tentato illecito è decaduto. Ha vinto la linea difensiva dell’avvocato Chiacchio e Rodella. Il reato, infatti, è stato derubricato in slealtà sportiva, come ampiamente avevamo spiegato nelle scorse settimane. Questo consente al Parma di partire nel prossimo campionato di serie A al pari di tutte le altre squadre, cioè senza alcun punto di penalità. La società esulta, è finita un’estate da incubo. I messaggi di Calaiò all’amico De Col non “nascondevano” un tentativo di illecito. Il Palermo, parte interessata al processo di primo e secondo grado, resta a mani vuote; Zamparini dovrà farsene una ragione. Stesso discorso per la procura federale il cui impianto accusatorio è stato demolito in poche ore. E’ la vittoria del Parma, ma è anche l’ennesima sconfitta del calcio italiano. Ora chi risarcirà i crociati dopo le valanghe di fango che hanno caratterizzato questa assurda estate?

 

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