Cuesta: «Abbiamo provato a stare in partita». Niccolini: «Sembrava stregata»
Dalla pancia dello stadio Ennio Tardini, le dichiarazioni a caldo del post Parma-Bologna (clicca qui per le pagelle), match terminato per 3-1 in favore dei rossoblù.
A presentarsi davanti ai microfoni Carlos Cuesta e Hernani per il Parma, mentre per il Bologna il vice-allenatore Daniel Niccolini e Tommaso Pobega.
Di seguito le loro dichiarazioni raccolte dalla redazione di SportParma.
CUESTA «Noi abbiamo avuto eventi dove la partita sarebbe potuta cambiare, tipo la traversa sa di Britschgi. Da lì sono iniziati tanti eventi negativi, vedi gli infortuni. Il Bologna è stato molto bravo, soprattutto nel possesso. Questo ci ha costretto a difendere più bassi. Nella ripresa abbiamo provato a far tutto per restare in partita, la squadra ha fatto il massimo. Il risultato non è quello che volevamo, ma adesso dobbiamo tornare a lavorare.
Sono concentrato a trovar soluzioni e mantenere alto il livello.
Dobbiamo riflettere e analizzare quello che abbiamo fatto bene e no. È l‘unica strada.
Ho cambiato Britschgi e Delprato per una questione collettiva, non solo di Orsolini. Non volevamo lasciarli ricevere così liberi. Sulle mancate sostituzioni all‘intervallo, volevamo continuare a sfruttare Pellegrino e la profondità di Benek. Avere Keita nella linea difensiva per avere un giocatore in più che gioca la palla e che non permettesse al Bologna di attaccare.
Estévez ha sentito qualcosa all‘adduttore, per Circati caviglia. Altro non sappiamo.
Keita è importante, riesce a progredire con la palla e portarla in avanti. Fa parte della nostra idea e pensavamo che metterlo nella linea a 5 ci potesse aiutare a progredire con la palla.
Nei primi 15 siamo andati molto sulla pressione alta, loro qualche volta sono riusciti ad uscire. Dopo abbiamo deciso di abbassarci un po‘, sapevamo che per il loro stile di gioco sarebbe successo. Era difficile trovare un momento per pressare, è anche merito loro.
Loro di solito attaccano da quella parte, è vero che nei primi minuti non siamo riusciti a ridurre i palloni verso Orsolini, era il nostro obiettivo.
È stato un gesto spontaneo. Alla fine Bernabé è un ragazzo che prova a dare il massimo, nella vita a volte non ottieni quello che dai ogni giorno. Il suo livello di impegno è molto alto, immagino fosse facile per il gol. Adesso so che dobbiamo lavorare di più e meglio per cambiare la dinamica.
Io penso alla sconfitta, provo a fare il massimo per cambiare e migliorare».
HERNANI «Abbiamo iniziato con il piede giusto, poi l‘uomo in meno ti condiziona la partita. Abbiamo comunque dimostrato di avere tanto carattere e di voler raggiungere il nostro obiettivo.
Sull?espulsione mi sono arrabbiato, ma con nessun compagno. Ho chiesto di riguardare l‘episodio per capire se fosse fallo. Noi siamo un po‘ più grandi e cerchiamo di aiutare i ragazzi più giovani. Stanno dimostrando di crescere. Vogliamo un percorso forse un po più tranquillo, ma i ragazzi crescono giorno dopo giorno. Da oggi tanti avranno imparato, dobbiamo crederci tanto, c‘è tanto da dare e da gioire.
Siamo consapevoli che dobbiamo migliorare sul gioco, ogni settimana stiamo lavorando. Non posso essere preciso sulla tempistica, noi scendiamo in campo per vincere. Il lavoro premia. Diventeremo una squadra forte».
NICCOLINI «È stata una partita dura, difficile perché siamo andati sotto subito. Siamo stati bravi a recuperarla, anche se a tratti sembrava una partita stregata. Abbiamo trovato questo guizzo sul cross di Miranda e da lì potevamo farne anche 3, 4, 5.
Su Freuler non sappiano niente ancora, mentre su Rowe conosciamo le sue capacità, si è applicato tantissimo.
A fine partita Italiano era molto contento, era comunque un derby. Abbiamo fatto una grandissima prestazione. Mi auguro che il mister possa tornare il prima possibile, in questo momento lui non viene solo in panchina ma spogliatoio e campo gestisce tutto lui. Lo aspettiamo.
Avrei preferito evitare il gol dopo 15 secondi. Possiamo e dobbiamo migliorare sui gol, se hai la possibilità di chiudere prima le partite bisogna farlo cosi si risparmiano anche energie. Siamo un grandissimo gruppo, c‘è la massima disponibilità da parte di tutti e i risultati sul campo si vedono. Abbiamo reagito molto bene al gol. I primi 30 minuti abbiamo fatto molto bene, tante occasioni con Orsolini, Castro. Abbiamo fatto una grandissima partita.
Nahuel è un ragazzo d‘oro, ce l‘abbiamo avuto a Spezia e abbiamo vissuto una stagione bellissima. Ogni volta che lo vedo lo saluto molto volentieri. Voleva sapere come stava mister Italiano.
Su Bernabé pensavamo che avrebbe potuto giocare sull‘esterno. Penso che siamo stati bravi a limitarlo, facendo una gran partita. Prendere gol dopo 15 secondi può spezzare le gambe, ma siamo stati bravi a reagire».
POBEGA «È stata una vittoria molto importante. Abbiamo dimostrato che il nostro modo di giocare e attitudine non cambia in base al risultato. Era un po‘ che non giocavo titolare, ho avuto un infortunio. È la forza del gruppo: ci alleniamo forte e abbiamo un‘idea comune di dove vogliamo arrivare. L‘attitudine rimane sempre quella. Sono contento.
Io credo che le conferme arrivano dalla nostra crescita. Ogni partita cerchiamo di migliorare ed è la cosa più importante. Se giochiamo così e continuiamo a crescere, non sottovalutando mai niente, poi può succedere che sbagli qualche volta, ma credo sia la linea da seguire e portare fino in fondo.
È la mia terza stagione con mister Italiano. In questi anni ho fatto una crescita importante soprattutto sulle scelte. Sulla nazionale, credo che tutti abbiano questo sogno. Ad oggi penso giorno per giorno, alle prossime partite che sono le più importanti. Sono sicuro che la nazionale passa solo dal fatto che devo migliorare.
L‘obiettivo si stabilisce durante la stagione. Si può partire con un‘idea, ma poi dipende da come va. Noi fin dall‘inizio ci siamo messi come obiettivo quello di curare ogni nostra partita. Si può vincere, si può perdere, ma siamo sulla strada giusta.
Abbiamo tanti interpreti, con caratteristiche diverse. Siamo stati costruiti per questo».