IL GEDE: «Il Parma che vorrei sempre vedere»

Analisi e commenti del lunedì calcistico affidati come sempre alla sapiente voce di mister Pietro Gedeone Carmignani. Sotto la lente di ingrandimento la bella vittoria del Parma ad Ascoli (1-3) e l’intera giornata di serie A che vede Inter e Juve in profonda crisi di gioco e risultati.

Il Parma torna a vincere e convincere, è la strada giusta?
“Un Parma che vorrei sempre vedere, ben disposto in campo, attento, concentrato, determinato, per tutti i 90 minuti. L’Ascoli è uscito fuori solo negli ultimi 15 minuti, sul 3-0. Adesso è necessario dare continuità di rendimento e prestazioni. Il Parma è una squadra costruita per tornare in serie A. Questa vittoria è la risposta immediata dopo la delusione di sabato scorso con la Ternana”.

Qual è stata la miccia che acceso la squadra di Pecchia?
“Devo dire che risposte importanti sono arrivate soprattutto dai singoli, Inglese su tutti; Pecchia e la società hanno il merito di averlo sostenuto, di credere in lui, di farlo sentire importante. Ma va elogiato anche il giovane Camara il quale ha fatto un’ottima prestazione sia in fase offensiva che difensiva, e poi Juric sempre al centro del gioco. Ma elogiare solo 3-4 giocatori è riduttivo…”.

La sosta arriva al momento giusto?
“La sosta è un modo per lavorare con tuta la rosa, a differenza delle squadre che hanno tanti giocatori in nazionale come accade per Juve, Inter e Milan. Certo, una vittoria aiuta a lavorare meglio”

In serie A è stata la grande domenica di Napoli e Atalanta, entrambe in testa alla classifica…
“Partiamo col dire che le due squadre che dovevano vincere hanno perso, cioè Milan e Roma, pur hanno dominato. Il Milan capitalizza poco, se hai 4 azioni da gol come il Napoli e fai due gol è un discorso…. Il Milan ha costruito sei azioni e fatto un solo gol. L’Inter ha 4 attaccanti fortissimi, come l’Atalanta, la Juve ne ha tre, la Roma 3. Il Milan ha solo Giroud.
Il Milan crea tanto ma segna poco. La capacità realizzativa degli altri attaccanti è superiore al Milan che ieri era orfano anche di Leao che comunque non è una prima punta. Il Milan ha giocato bene, ha colpito pali, Meret ha fatto grandi parate. Sono sicuro che il Napoli sia una delle squadre favorite per vincere il campionato. Il Milan, inoltre, paga il fatto di non aver preso un altro attaccante sul mercato estivo.
L’Atalanta è diventata una squadra meno brillante e meno qualitativa nel gioco, ma concreta e cinica; eppure la Roma si è presentata 5-6 volte davanti al portiere e non ha fatto gol. Il calcio è questo, saper sfruttare le occasioni che ti capitano”.

E’ riduttivo spiegare la crisi dell’Inter con la stagione poco felice di Handanovic?
“L’Inter ha una grande rosa e punta a vincere lo scudetto, ma ci sono squadre come l’Udinese che lavorano benissimo e viaggiano sulle ali dell’entusiasmo. La squadra di Sottil ha fatto una grande partita, con pressing continuo a tutto campo; per i friulani è la quinta vittoria di fila. L’Udinese ha vinto meritatamente. Ci si aspettava di più dai nerazzurri, soprattutto dai suoi attaccanti, ma in questo momento la condizione dell’Udinese è invidiabile.
Arriviamo ad Handanovic: domenica scorsa era stato decisivo, ieri no. Quello che lo danneggia è che quando prende gol non si butta mai. E i tifosi rumoreggiano per questo. Il portiere ha bisogno di fiducia: l’anno scorso Meret ha giocato solo 7 partite nel Napoli, invece oggi sta facendo benissimo perché gli hanno dato fiducia e continuità. Ha acquistato sicurezza, condizione che si acquisisce solo giocando”.

La Juventus è in balia delle onde?
“La Juve sembra non riuscire a venire fuori da questa crisi e apatia che la sta avvolgendo. La situazione si aggrava col passare delle giornate. Di Maria che si fa buttare fuori, poi tanti giovani in panchina perché ci sono molti infortunati… La Juve vista a Monza è troppo poca cosa. Adesso sì che questi 15 giorni di sosta fanno bene, non possono fare peggio. La sosta porterà uno spirito nuovo. Ma allo stesso tempo bisogna dare tutti i meriti al Monza che ha cambiato allenatore sebbene i meriti di questa vittoria siano anche di Stroppa. Il Monza ha giocato con supremazia nel gioco e nelle conclusione; non ha vinto di fortuna”.

Lazio travolgente a Cremona e ritorno alla vittoria per la Fiorentina…
“Risultato che si commenta da solo (0-4), troppa differenza in campo, la Cremonese dovrà lottare tanto per rimanere aggrappata al gruppo salvezza. La Fiorentina potrebbe aver messo fine al periodo nero, vittoria e prestazione convincente”.

La Sampdoria sembra in caduta libera, è d’accordo?
“Meglio lo Spezia, più qualità e determinazione, è a metà classifica. Per Giampaolo si prospetta un altro anno difficile e sofferto.

Leonardo, un fedele lettore di Sportparma, le chiede se è un’evoluzione o un’involuzione la moda dilagante del difendersi uomo contro uomo, come si vede in molte partite di serie A e B?
“Sì è vero, ormai ci sono molte squadre che affrontano l’avversario uomo contro uomo (sistema puro). Io, però, tre attaccanti centrali non li vedo mai, semmai un centrale e due ali offensive. La mentalità del sistema puro è venuta fuori negli ultimi tempi (cioè uomo contro uomo), lo fanno molte squadre italiane, ma bisogna avere grandi individualità in difesa per metterlo in pratica.
E’ sicuramente un evoluzione tattica: alcuni allenatori hanno capito che giocando col sistema puro hanno un giocatore in più a centrocampo e più possesso del gioco, ma evidentemente è un rischio in difesa perché se l’attaccante va via hai meno opportunità di raddoppiare la marcatura”.