Made in Parma per il Pisa: bomber Bruschi arriva in B. Intervista

Come può cambiare la vita in 25 giorni. Era il 19 giugno quando una cittadina in provincia di Piacenza, Fiorenzuola, festeggiava la propria squadra per una storica promozione in Serie C e il suo “re Mida”, Nicolò Bruschi. Due giorni fa, mercoledì 14 luglio, il bomber parmense classe 1998 ha firmato un contratto biennale con una società professionistica, il Pisa.

Impossibile scordarsi come in meno di un mese sia svoltata la carriera e la vita dell’attaccante calestanese d’origine e collecchiese d’adozione. Portare a casa con la propria squadra il trofeo per la vittoria di un girone di Serie D non è roba che capita tutti gli anni; e, come se non bastasse, Bruschi si è reso protagonista segnando 30 gol in campionato e laureandosi capocannoniere. «Sicuramente entrambi sono due traguardi inaspettati – confida a SportParma l’attaccante con trascorsi ad Arezzo e Chieti – perché, se mi avessero detto a inizio anno che avrei fatto 30 gol e avrei vinto il girone D di Serie D, ci avrei messo subito la firma». Poi, però, per Bruschi è arrivata un’altra sorpresa inaspettata. Il biennale propostogli dal Pisa. Una sorta di regalo di compleanno anticipato, visto che spegnerà le candeline (ventitré) il prossimo 12 agosto. «Al Pisa si sono accorti delle mia stagione. Da due giorni sono in ritiro e mi auguro che se ne accorgano ancora di più al più presto». Il doppio salto di categoria non lo spaventa per niente: «Mi sento pronto. Cercherò di mettercela tutta. La Serie B non l’ho mai fatta e ovviamente voglio provare a vedere com’è. Poi lo staff tecnico e la società trarranno le conclusioni: se sarò pronto per fare la categoria, mi terranno con loro. Altrimenti, mi gireranno in prestito in C. al Pisa ho più anni di contratto: farei sempre in tempo a tornare più pronto, qualora non lo fossi».

Se non altro, l’ambientamento al Pisa non dovrebbe rappresentare un ostacolo troppo difficile da superare, visto che nel club toscano sono presenti forti tinte parmigiane. A partire dalla presidenze e dall’area sportiva a cui fa capo la famiglia Corrado (rispettivamente nelle persone di Giuseppe e del figlio Giovanni), fino al settore giovanile nel cui organigramma è inserito l’allenatore Alessandro Piscina. «I Corrado li conosco – spiega Nicolò – Giovanni soprattutto perché mio fratello Manuel giocava con lui a Marzolara. E quando, da piccolo, andavo a vedere le partite a Marzolara avevamo avuto modo di conoscerlo. Ora ci siamo ritrovati e salutati. Per quanto riguarda Piscina non l’ho mai avuto né ho mai avuto il piacere di conoscerlo fuori dal campo, ma l’ha conosciuto mio fratello al Terme Monticelli (Manuel, anche lui attaccante, da poco rientrato alla Fidentina, nella stagione 2018/2019 era nel club biancoceleste, ndr) e me ne ha sempre parlato bene».

E ora che è diventato a tutti gli effetti un calciatore del Pisa (compagine che milita in Serie B per la terza stagione di fila) Nicolò sarà al centro di uno strano scherzo del destino: da parmense doc incontrare il “suo” Parma, fresco di retrocessione, in cadetteria e provare a togliersi un’altra soddisfazione. «Farebbe un grandissimo effetto – conclude l’ex Fiorenzuola – nel caso dovessi tornarci: è la squadra del mio paese, sarebbe un’emozione incredibile giocare sul campo del “Tardini”».

 

(In copertina, l’attaccante Nicolò Bruschi con la maglia del Fiorenzuola nella stagione 2020/2021)

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