D‘AVERSA: A Empoli partita delicata dobbiamo concedere il meno possibile

D’AVERSA:

Consueto appuntamento pre gara di mister D’Aversa questo pomeriggio al Centro Sportivo di Collecchio. Il tecnico abruzzese ha fatto il punto della situazione a 24 ore dalla sfida Empoli-Parma, una gara delicata ma non certo fondamentale per la salvezza. I gialloblù hanno chiuso il mese di febbraio con un pareggio (3-3 con la Juve) 3 sconfitte contro Napoli, Cagliari e Inter. ma ora vogliono dare una svolta e ritornare a fare punti. Ecco le parole di D’Aversa:

IL RITORNO A EMPOLI: “La gara di Empoli di un anno fa è stato il momento più delicato dello scorso campionato, ma quella stessa partita poi ci è valsa la promozione diretta, poiché ci siamo ricompattati. Quello dell‘allenatore è un lavoro bello, ti senti responsabile del club e ti tutto quel che ci gira intorno, anche quando giocavo mi sono preso delle responsabilità. Dopo quel 4-0, a fine stagione c‘è stata la soddisfazione di andare in Serie A: troppo facilmente si danno responsabilità all‘allenatore, parlo del contesto italiano, è un problema culturale. Se si pensa a quel giorno e poi ad oggi, che ci ritroviamo con un certo margine di vantaggio sulla terzultima, si può essere soddisfatti”.

MOMENTO DI FLESSIONE: “Ragioniamo in maniera equilibrata, è un momento di flessione che tutti in Serie A hanno prima o poi attraversato, sta a noi riprendere a fare punti per la salvezza”.

IPOTESI 3-4-3: “Quello del nuovo modulo è stata una soluzione provata già per la gara contro il Napoli, visto che con i terzini i partenopei sono bravi a curare l‘ampiezza, con Zielinski che va sulla trequarti, quindi abbiamo provato quel sistema per poi non poterlo usare subito, perché poi si è fermato anche Bastoni prima della gara. Poi indipendentemente dal sistema è importante l‘atteggiamento, ma in questo momento sono importanti le certezze acquisite”.

ERRORI DIFENSIVI: “Quello che dobbiamo fare è analizzare dove possiamo intervenire con il lavoro, cercando di fare meno errori: se ce ne sono più di uno non è una questione di singoli e io sono responsabile di questo lavoro. Fino alla gara contro l‘Udinese si faceva di tutto per non subire gol, adesso qualcosa abbiamo concesso, vuoi per la condizione fisica, vuoi per la classifica, vuoi per un calo fisiologico: ora dobbiamo essere bravi a uscire da questa situazione. L‘unica medicina è quella di lavorare sul campo, pensando alla salvezza”.

L’AVVERSARIO: “L‘Empoli ha cambiato modulo e modo di interpretare le partite con il nuovo allenatore, dovremo curare anche i particolari cercando di portare a casa il risultato”.

STULAC INFORTUNATO, BASTONI RECUPERATO: “Stulac stamattina ha provato ad allenarsi ma ha avuto un problema al polpaccio: lui, Scozzarella e Ceravolo non ci saranno. Iniziamo a recuperare Bastoni, rientra Sierralta: avere anche questi giocatori durante la settimana aumenta stimoli e competizioni da riportare poi in partita, oltre a dare maggiore possibilità di scelta”

BRAZAO E SCHIAPPACASSE: “Si tratta di un ragazzo con qualità importanti, tecnicamente bravo con entrambi i piedi: nel 4-3-3 può essere un po‘ sacrificato, bisogna metterlo in condizione di sfruttare le sue caratteristiche. Brazão è un giovane di prospettiva, ha bisogno di inserirsi, ha qualità e il nostro preparatore tira sempre fuori il massimo dai portieri”.

NON FIRMO PER IL PAREGGIO: “Quando si affrontano inizialmente le gare si cerca di portare a casa il massimo risultato; se si va mentalmente con il pensiero del punticino potremmo avere delle difficoltà. L‘obiettivo deve essere di andare a fare il massimo. L‘Empoli è una squadra pragmatica, che predilige meno il possesso palla, dobbiamo essere bravi a fare una gara con la massima attenzione e concedere il meno possibile: loro presumibilmente scenderanno in campo con il 3-5-2, noi dovremo cercare di sfruttare le nostre caratteristiche. Siamo consapevoli che è molto importante portare a casa il risultato. Siamo consapevoli di attraversare un momento delicato, dobbiamo tornare ad interpretare le gare da squadra e restare uniti anche quando si commette un errore”.