Il mercato del Parma tra esuberi affari in stand-by e richieste folli

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La matassa che deve sbrogliare il ds Faggiano non è semplice, tutt’altro. Da un lato il problema degli esuberi (compreso quello degli Over che attualmente sono 17, uno in più rispetto al regolamento), dall’altro l’esigenza di consegnare quanto prima a D’Aversa i due tasselli mancanti, un attaccante esterno e un difensore duttile. Un mercato imponente che in entrata ha già registrato nomi pesanti per la Lega Pro (Edera, Frattali, Munari e Scozzarella), ma che non può considerarsi completo anche a causa delle resistenza di alcuni giocatori a lasciare Parma. E’ il caso di Guazzo e Miglietta: il primo non ha trovato l’accordo economico con il Modena (il Parma avrebbe dovuto contribuire ad una parte dell’ingaggio), il secondo ha diverse richieste (Taranto in primis) ma al momento nessuna offerta ufficiale. Due problemi che bloccano il mercato in entrata dei crociati. Discorso diverso per Felice Evacuo la cui situazione dovrebbe sbloccarsi solo al fotofinish, comunque non prima che il Parma abbia trovato il suo sostituto. Evacuo ha già un accordo con l’Avellino (per lui è pronto un biennale con lo stesso ingaggio che percepisce oggi al Parma) e apsetta solo il via libera di Faggiano per raggiungere l’Irpinia (è un ritorno).
In realtà in attacco la situazione crociata è ben definita: se parte Evacuo resta Guazzo e sarà quest’ultimo il vice Calaiò. Il tassello mancante nel reparto offensivo è un esterno mancino, bravo nell’uno contro uno e nei cross, che consenta a mister D’Aversa di giocare con il 4-3-3. Due i nomi caldi (e in stand-by): Simone Corazza (25 anni) del Novara che può giocare come prima o seconda punta, ma può fare anche l’esterno sinistro nel 4-3-3; l’altro nome caldo è quello di Francesco Fedato (24 anni, nella foto) che a Bari, con l’arrivo di Colantuono, non sta trovando molto spazio e ha dato mandato al suo procuratore di trovare una nuova sistemazione. Fedato potrebbe arrivare con la formula del prestito, il suo cartellino è di proprietà della Sampdoria, ma al momento il giocatore ha qualche dubbio a scendere di categoria. Il terzo nome sul taccuino del ds gialloblù è quello di Luigi Scaglia (30 anni), esterno esperto e duttile che può giocare su entrambe le fasce. Il suo contratto scade nel 2018, ma l’affare si può chiudere intorno ai 200-300mila euro. Scaglia sarebbe la prima scelta di D’Aversa.
Molto più soldi chiede la Salernitana per privarsi dell’attaccante Alfredo Donnaruma, tant’è nei giorni scorsi il club campano ha rifiutato un’offerta del Bari che metteva sul tavolo 600mila euro più il cartellino di De Luca. In sostanza, la richiesta della Salernitana è di un milione di euro. Cifra molto alta per un club di Lega Pro; una follia. Una pista difficile, molto difficile, ma non impossibile. Se ne riparlerà la prossima settimana; stesso discorso per Raffale Schiavi (30 anni), difensore sempre della Salernitana, ma in questo caso il problema è diverso e riguarda l’ingaggio del giocatore: 250mila euro a stagione. Schiavi piace molto all’Ascoli che però vorrebbe prenderlo solo in prestito, mentre il giocatore preferirebbe un trasferimento a titolo definitivo, un dettaglio che tiene in corsa il Parma disposto a comprare il giocatore ma con un ingaggio inferiore rispetto a quello attuale.
Il mercato chiude il 31 gennaio alle ore 23. C’è ancora tempo per sbrogliare la matassa.

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