Munari: Il Parma mi ha voluto fortemente. Edera: Il 4-3-3 è il mio modulo ideale

Munari:

Doveva essere il giorno di Gianni Munari e così è stato. Il centrocampista di Sassuolo ha firmato un contratto che lo legherà al Parma fino a giugno 2019 (ufficiale). Nel pomeriggio è stato presentato nella sala stampa del Centro Sportivo di Collecchio; insieme all’ex centrocampista del Cagliari è stato presentato anche il giovane Simone Edera, arrivato in prestito dal Torino via Venezia. Ecco le loro prime parole crociate, anche se in realtà per Munari è un (gradito) ritorno.

MUNARI: “Mi ha convinto questo progetto. La società mi ha voluto fortemente. Sappiamo dove può arrivare questo Parma. La categoria è questa, ma la realtà è ben diversa. Tre anni fa ero qui. Arrivammo in Europa League. Ho un bellissimo ricordo di questa città e di questa piazza. Poi, c‘è stato il rovescio della medaglia, con il fallimento. Voglio dare qualcosa in più di quanto ho dato l‘altra volta. Conosco Lucarelli e, poi, Canini e Calaiò, contro cui ho giocato. Ho seguito il derby. Ero in ritiro con il Cagliari. Avevo già parlato con il direttore, c‘era quasi l‘accordo e volevo vedere la squadra e la situazione. Eravamo in quattro-cinque in camera che guardavamo la partita. C‘era anche Dessena che tifava Parma. Ho seguito le ultime gare del Parma e un po‘ anche l‘inizio di stagione, perchè anche quest‘estate avevo sentito Minotti. La mia priorità era Parma.
Ho rifiutato qualche squadra, anche di Serie B. Per rimettermi in gioco e cercare di vincere, perchè la società vuole vincere fin da subito. Mi piace rimettermi in gioco. Ho fatto un passaggio simile, in passato, quando ero a Firenze in Serie A. Andai in Serie B, a Genova, con la Sampdoria. Riuscimmo a vincere ai play off e a essere promossi in A. Sono situazioni stimolanti. E‘ anche un modo di mettersi in gioco. Mi piace vincere. Sono qui, perchè mi piace vincere; preferisco un campionato vinto in Serie B che una salvezza ottenuta n Serie A. Riportare il Parma in A è il sogno di tutti. Dobbiamo chiaramente realizzarlo perchè è troppo importante per noi e per la città. Sarebbe la ciliegina sulla torta riportare il Parma in A, perchè, fra due anni, non sarò più un ventenne. Sarebbe un modo aver fatto qualcosa di importante per una città che, seppur in un solo anno, mi ha dato tanto. Devo cercare di ritagliarmi il giusto spazio, in un gruppo che è compatto. E‘ questo il segreto. Siamo tutti a disposizione del mister. Dobbiamo tutti insieme cercare di essere compatti, di essere squadra. Solo così si vincono i campionati.

EDERA: “A Venezia ho intrapreso un percorso di crescita. Era la mia prima esperienza lontano da casa. Sono riuscito a crearmi un mio spazio, ma non è andata bene come speravo. Ci sono state delle difficoltà. È un‘esperienza che mi porterò, in ogni caso, sempre dentro, perchè mi ha fatto crescere tanto, sia come uomo che come calciatore. Ringrazio il Venezia per l‘opportunità che mi ha dato. Ora, però, sono a Parma per far vedere quanto so fare. Sono un esterno destro, ma posso giocare anche a sinistra. Dove vuole farmi giocare il mister, mi va bene. Preferisco giocare a destra, a piede invertito. Mi piace puntare l‘uomo. Devo migliorare molto la fase difensiva. E‘ un aspetto che mi è sempre mancato. Spero, qui a Parma, di migliorare e di colmare questa lacuna. Ho debuttato in Serie A lo scorso anno a Roma. Il Torino, dove sono cresciuto, ha sempre creduto in me. Ringrazio la società granata. Lo scorso anno mi ha fatto giocare in A in un momento in cui il Torino era già salvo. A Venezia mi è mancata un po‘ di ‘cazzimma‘, come si dice. Cercherò qui di recuperare questa lacuna. Il mio modello, come campione, è Robben. E‘ sempre stato il giocatore che mi è piaciuto di più nel mio ruolo. Il 4-3-3 è il mio modulo ideale.

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(Nella foto il neo acquisto Gianni Munari – Foto Parma Calcio 1913)

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