IL COMMENTO: difetti illusioni e problemi. Il Tardini resta un tabù

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Partiamo dalla fine, cioè dalla sala stampa del Tardini, dove Felice Evacuo ha emesso il suo verdetto. Un concetto che speriamo possa cancellare definitivamente ogni ingiustificata illusione. Ora non siamo pronti per puntare alla vittoria del campionato. Punto e basta. Capitolo chiuso. Questo Parma è stato costruito male e non ha i mezzi per arrivare in vetta alla classifica e restarci fino alla fine. Troppe carenze, troppe paure, troppe pressioni, troppe incomprensioni, troppo blasone, troppi luoghi comuni, troppe fantasie. Un insieme di considerazioni che, ammettiamolo, abbiamo sperato di archiviare momentaneamente dopo la vittoria di Bolzano, ma evidentemente la realtà è più forte di ogni altra cosa e i limiti del Parma sono venuti fuori anche oggi, contro un Teramo ben organizzato ma non certo invincibile. Buona la prova del redivivo Miglietta, così come quella di Giorgino nell’insolito ruolo di difensore centrale; poca cosa dinanzi al solito deserto di idee.

Il Teramo è l’ennesima squadra che porta via dei punti dal Tardini; ed è proprio questo il punto: la casa del Parma è diventata una sorta di casa della paura. Un luogo pesante che diffonde timori e paure, fino a bloccare la mente dei giocatori in campo. Un tabù, in altre parole. L’ultima vittoria al Tardini risale al 5 novembre, da allora una sconfitta e due pareggi. Argomento sul quale D’Aversa e Faggiano dovranno lavorare molto e a lungo, perché il problema è sotto gli occhi di tutti. Questa squadra subisce le mura amiche.

Detto questo, c’è da sottolineare un altro aspetto importante emerso oggi: la condizione atletica di questa squadra non è adeguata alle proprie ambizioni. Il Parma corre meno degli altri, perde la maggior parte dei contrasti e - oggi – nel secondo tempo ha avuto un evidente calo fisico, probabilmente dovuto anche ai troppi impegni ravvicinati. Fatto sta che non siamo pronti per vincere il campionato, appunto.
Tutto il resto sono chiacchiere, in attesa della finestra invernale del mercato dove se si vorrà tornare in corsa - se ci saranno il tempo e le condizioni per farlo - bisognerà intervenire in maniera massiccia (sfoltire e acquistare, serviranno almeno dieci operazioni complessive).

Argomenti che torneranno di stretta attualità tra poco, ora prepariamoci ad una settimana di passione, fuori dagli schemi, come non accadeva da 20 anni. Lunedì prossimo c’è il derby e le premesse non sembrano confortanti, anche se per la prima volta D’Aversa avrà una settimana di tempo per preparare la sfida clou, quella che può valere un’intera stagione.

 

(Foto Facebook Parma Calcio 1913)

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