BARI-PARMA 2-1: Calaiò illude poi si scatena Galano

BARI-PARMA

BARI – Un rigore di Calaiò dopo appena 2 minuti (fallo di Tonucci su Baraye) ha illuso il Parma, uscito sconfitto per 2-1 dalla trasferta del San Nicola. Al terzo turno di Coppa Italia passa il Bari, grazie ad una doppietta di Galano. A fare la differenza è stata la differenza di preparazione tra le due squadre, tant’è che i Crociati sono stati in partita per quasi un’ora, poi sono venuti fuori i pugliesi che hanno messo a nudo le fragilità difensive del Parma. La difesa gialloblù, infatti, ha regalato entrambi i gol agli avversari: nel primo tempo un’uscita sbagliata di Frattali e una chiusura in ritardo di Scaglia hanno permesso all’esterno biancorosso di firmare il pareggio; poi nel finale un colpo di testa all’indietro di Lucarelli e un’altra chiusura tardiva di Scaglia, hanno permesso a Galano di segnare un gol da cineteca, in rovesciata (palla sotto la traversa).

A parte questi due svarioni difensivi, il Parma ha tenuto bene il campo, rischiando poco, ma denotando lentezza nella costruzione del gioco e poca inventiva (e intesa) in avanti, con il trio Siligardi-Calaiò-Baraye ancora in fase di rodaggio e praticamente mai pericoloso dalle parti di Micai, se non in occasione del rigore di Calaiò, oltre ad una traversa di Siligardi nel finale, direttamente su punizione, sul punteggio di 2-1. D’Aversa ha lasciato fuori tutti i nuovi acquisti (problemi di condizione?), tranne Siligardi, appunto. E’ ripartito dal 4-3-3, lo stesso modulo dell’amico e collega Grosso che ha bagnato il suo esordio sulla panchina dei pugliesi con una vittoria in extremis, dopo che nella ripresa la sua squadra ha creato 3 limpide palle gol, compreso un palo su turo cross del subentrato Brienza.

Per il Parma c’è ancora tanto da fare, ma questo lo sapevamo già. Di certo non ha aiutato il gran caldo che in queti giorni avvolge l’intera Puglia (si è giocato con temperature che oscillavano tra i 33° e 35°). Il giudizio su Crociati è rimandato, in attesa di vedere i nuovi arrivati (non sono pochi), un compito che D’Aversa dovrà svolgere nei prossimi 20 giorni, per farsi trovare pronto all’inizio del campionato.
Ciao ciao COppa Italia, ma a testa alta e senza fare drammi.

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