L‘ad Carra chiude a Delio Rossi: Non se la sentiva

L’ad

L‘amministratore delegato del Parma Calcio 1913 Luca Carra ieri sera, giovedì 24 novembre 2016, è stato ospite in diretta negli studi di Tv Parma della trasmissione Lettere al Direttore, e ha parlato a lungo della scelta di esonerare in blocco Apoloni, Minotti e Galassi, scelta che ha generato le dimissioni irrevocabili del presidente Nevio Scala. Carra ha spento definitivamente la pista che porta a Delio Rossi, in quanto lo stesso allenatore avrebbe rifiutato non avendo conoscenza del campionato di Lega Pro.

DELIO ROSSI: “L‘incontro con Delio Rossi – ha spiegato Carra – non è stato l‘unico in queste ore: stiamo ancora lavorando. La voce su Delio Rossi era già circolata da un po‘ ed in effetti un contatto con il mister c‘era stato. Ci siamo incontrati mercoledì sera: abbiamo avuto un confronto, perché era veramente la prima volta che lo incontravamo. E‘ stato un incontro conoscitivo, ma non ci sarà un seguito. Delio si è rivelata una persona molto schietta e molto sincera: ci ha detto che lui non se la sentiva. Non abbiamo neanche parlato di dettagli o accordi contrattuali. Lui ha detto che onestamente gli interesserebbe molto, però non conoscendo la categoria e i giocatori sarebbe in difficoltà a prendere in mano la situazione. E‘ stato veramente correttissimo. Adesso, ma era così già da prima, l‘obiettivo principale è il direttore sportivo: il contatto con Delio Rossi è avvenuto in tempi più rapidi rispetto ad altri, però noi, ovviamente, cerchiamo di identificare prima quella che sarà la figura di un direttore sportivo, perché ci sembra corretto che sia poi il direttore sportivo a darci le indicazioni su quella che sarà la guida tecnica della squadra”.
ESONERI DOLOROSI: “Con Nevio, e contestualmente con le altre tre figure, Gigi, Lorenzo e Andrea, è stato difficile separarsi. Come ha avuto occasione di dire Marco Ferrari in conferenza stampa, noi li abbiamo ringraziati infinitamente, perché l‘anno scorso credo che Nevio abbia svolto un ruolo importante nella rinascita di questa società e nello stesso tempo nel generare entusiasmo. Da una parte la proprietà parmigiana, dall‘altra figure come Nevio che erano simboli della storia del Parma Calcio, credo che abbiano dato un grosso contributo. Dopo un anno e mezzo di lavoro, magari più a contatto con Gigi, rispetto ad altri, ma anche con Nevio, ci si affeziona anche, nel senso che si passano giornate a soffrire e altre a gioire e momenti più o meno belli. Quindi è sicuramente una scelta molto dolorosa. Elegger il prossimo presidente non è al momento la nostra priorità: la società ha un vice presidente, ci sono io come amministratore delegato: le figure più urgenti riguardano l‘area tecnica”.

TOTO-ALLENATORE: “Corini, come tanti altri allenatori, come Mandorlini, Scazzola, ce ne sono altri che hanno fatto bene in Lega Pro, e in categoria superiore… Ma non è stato contatto Corini, così come avevo detto per Scazzola: stiamo valutando tanti profili, perché non è che vogliamo l‘elenco degli allenatori per metterci a telefonare a tutti e chiedere chi è che vuole venire a Parma. In questi giorni io personalmente, ma non solo, riceviamo tantissime telefonate o email di persone che vogliono venire a Parma, che si propongono, che vorrebbero incontrarci per spiegare. Ma prima, ripeto, noi vorremmo identificare una figura di direzione tecnica-sportiva, dopo di che, assieme a lui, andremo a valutare, anche in base alla rosa che abbiamo, quali sono gli allenatori che possono andare. Tempi? Come abbiamo detto ieri in conferenza stampa, non abbiamo fretta. Questo non vuol dire che aspetteremo un mese. Non abbiamo fretta vuol dire che se dobbiamo prenderci un giorno o due in più per avere un quadro completo della situazione, ce li prenderemo. Tanti allenatori che hanno fatto bene in Lega Pro poi hanno proseguito il discorso perché magari si era creato il gruppo giusto per fare il doppio salto. Avete citato Mandorlini, prima era stato nominato Scazzola che aveva vinto con la Pro Vercelli e poi ha allenato in serie B, quindi non è necessario che, ottenendo una promozione, poi si debba cambiare poi l‘allenatore”.

NO A BARALDI: “Luca Baraldi è già stato a Parma tante volte, ma non credo che sia né un direttore sportivo né un allenatore: quindi, in questo momento, non è un profilo che stiamo cercando. Se Morrone può esser confermato, qualora facesse bene con l‘Ancona? Adesso è prematuro dirlo: lui ci ha dato la sua disponibilità e sa che lui, in questo momento, sta aiutando la squadra e la società in questo momento. Io mi auguro che Morrone sia bravo: lui ha detto che ci metterà tutto quello che ha, perché ci tiene, e non solo per lui, a vincere questa partita. Sappiamo com‘era in campo e lo stesso atteggiamento ce l‘ha in questi giorni mentre guida gli allenamenti, quindi non può che fare bene. L‘altra sera, dopo l‘allenamento, abbiamo parlato con i giocatori e sono convinto che una reazione ci sia”.

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